L'hanno dato per finito, dimenticato, perennemente infortunato. I commenti su Jeremy Aliadiere negli ultimi anni sono stati tutt'altro che gentili per quello che a fine degli anni novanta era considerato l'astro nascente del calcio francese. Scovato da Arsene Wenger nel celebre centro formativo di Clairefontaine, nel 1999 a 16 anni l'Arsenal lo porta in Inghilterra investendo oltre 2 milioni di euro per farlo giocare nella sua academy, con il quale segna fin da subito gol a raffica. Come successo con Fabregas, Lupoli e Senderos, fa il salto in prima squadra giocando la Carling Cup, nella stagione 2001-2002, venendo eletto al termine della stagione il miglior giovane della competizione. Con il passare dei mesi però le attese non vengono confermate, Aliadiere passa più tempo in infermeria che sul campo di gioco e non riesce a lasciare il segno in prestito con Celtic, West Ham e Wolverhapton.

L'Arsenal lo scarica, per gli stessi motivi non convince con la maglia del Middlesbrough, e dopo il fallimento delle trattative con Newcastle e Blackpool e il no all'opzione Al Ain, nel 2011, grazie alla buona parola messa da Wenger, firma con il Lorient, dove gli infortuni continuano a tormentarlo. Quest'anno però la musica sembra cambiata, Aliadiere sembra tornato quello di dodici anni fa, con 7 gol in 16 partite, tutte da titolare. A 30 anni c'è ancora il tempo per lasciare il segno.