A Erik Lamela sono bastati solo 9 minuti dal suo ingresso in campo per segnare il primo gol con la nuova camiseta del Siviglia. Lo ha fatto ieri sera contro il Rayo Vallecano, alla prima giornata della Liga 2021-22. Un'azione palla a terra a cui ha partecipato molto bene, da destra a sinistra, poi un tiro di Fernando respinto e la palla che gli ritorna – quasi per caso – al centro dell'area di rigore: mancino verso la porta, deviazione decisiva del difensore avversario e palla in rete. Non il gol più spettacolare del Coco, certamente, ma uno dei più importanti, senza dubbio. Lo si capisce dalla sua esultanza sfrenata, con il Sanchéz-Pizjuán già in delirio: braccia allargate, dita che indicano la tribuna, sorriso stampato sul volto e poi un urlo di liberazione. Lo show, però, è appena iniziato: Lamela trova subito protagonismo, si fa vedere e viene cercato dai compagni, nomade libero in qualsiasi zona di campo pronto a inventare e sciorinare tutta la sua qualità. Sente la fiducia, arrivano un paio di doppi passi, uno slalom – con tunnel incluso – sulla linea dell'area di rigore con la palla magicamente attaccata al mancino, addirittura una scivolata in recupero sulla sua trequarti; poi, al 79', ecco la seconda rete, chiudendo in spaccata nell'area piccola un cross rasoterra proveniente dalla sinistra, un gol da vero e proprio numero 9. Il debutto sognato, impossibile scrivere un copione migliore.
RIPARTIRE - Credere sempre nei giocatori di qualità, uno come Lamela non si può lasciare da parte a prendere la polvere, deve giocare per divertirsi e per far divertire. Nell'ultima Premier League, con il Tottenham, aveva segnato solo una rete; nella stagione precedente era arrivato a quota due. Ieri sera, in un tempo, ha già eguagliato le cifre degli ultimi due campionati. Vuole riprendersi il tempo perso El Coco, a 29 anni il trasferimento a Siviglia è l'ultima grande opportunità della sua carriera nel calcio europeo. Una piazza calda, una delle più roventi di Spagna, dove ritrovare quel sorriso e i gol che ha fatto vedere prima in Argentina, con il River, e poi a Roma, dove in poco tempo aveva già conquistato i cuori di tutti. Nel 4-3-3 di Lopetegui, per tipo di calcio e potenziale della squadra, l'argentino può finalmente trovare la continuità mancata negli ultimi anni con il Tottenham. I 15mila di ieri sera del Sanchéz-Pizjuán si sono goduti il suo debutto, le condizioni per trovare protagonismo e fare bene ci sono. Nel frattempo, il sorriso è tornato sul volto di Lamela. Sorride lui, sorride il calcio, sorridono tutti.