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  • Riposo, riserve e... difficoltà: Milan, le tre sfide cruciali che attendono Pioli

    Riposo, riserve e... difficoltà: Milan, le tre sfide cruciali che attendono Pioli

    • Luca Fazzini
    Primo posto in campionato, primo posto nel girone di Europa League. Striscia di risultati utili consecutivi allungata a 24 partite, che diventano 26 se si considerano le gare in cui Ibra e compagni sono andati in gol. Di motivi per sorridere Stefano Pioli ne ha moltissimi. Il suo Milan non è più una sorpresa, è un'orchestra che ragiona con armonia e coesione.

    RIPOSO - Il difficile, però, arriva ora: all'orizzonte ci sono tre sfide da vincere, nuovi contendenti da battere. Pioli lo ha già fatto con 27 avversari sul campo, ma ha messo ko anche la critica, gli scettici e soprattutto Ralf Rangnick, principale rivale per numerosi mesi. Il primo obiettivo è concedere il giusto riposo ai giocatori cardine di questo Milan. I rossoneri hanno trovato la perfetta quadra con il 4-2-3-1, dove Kjaer e Romagnoli sono inamovibili, dove Theo è assoluto padrone della fascia sinistra, dove Bennacer e Kessie sono molto più che certezze, senza parlare dell'eterno Ibrahimovic. Il doppio impegno settimanale e un calendario sempre più fitto obbligano però il tecnico a concedere il giusto break ai suoi leader senza però stravolgere anima e risultati: spianare la strada del girone in Europa League potrebbe essere un primo, fondamentale aiuto

    CAMBI - Per farlo servono però riserve all'altezza. Come già ampiamente sottolineato, il livello delle riserve di cui gode quest'anno il Milan si è decisamente alzato. Occorre, ora, inserire nel proprio meccanismo giocatori che stanno rientrando dagli infortuni o trovando ora la miglior condizione: ci si aspetta risposte da Gabbia, Duarte e Musacchio per far rifiatare Kjaer e Romagnoli, ci si aspetta conferme da Dalot, ci si aspetta il miglior Tonali. E poi il parco giochi sulla trequarti, con moltissimi giocatori di qualità che Pioli può ruotare a piacimento. C'è un Leao in stato di grazia e un Rebic carico per tornare al top, c'è un Calhanoglu diventato certezza e un Brahim Diaz che sta stupendo sempre di più, c'è un Saelemaekers che ha convinto tutti con dedizione, equilibrio e duttilità, ma anche un Hauge che prova a ritagliarsi i suoi spazi. Sempre meglio l'abbondanza dell'emergenza, ma ora Pioli dovrà essere bravo a scegliere, passo dopo passo, gli undici migliori, mantenendo sullo stesso livello l'intera rosa

    DIFFICOLTÀ - E poi le difficoltà. Che a oggi appaiono poche, ma che inevitabilmente arriveranno. Il post-lockdown ha consegnato un Milan quasi perfetto, imbattibile. Come reagiranno i rossoneri al primo ko? L'ultimo risale allo scorso 8 marzo: era il giorno del Dpcm che rendeva tutta l'Italia zona rossa, appare un'epoca fa. Toccherà a Pioli, insieme a Ibra ("mi prendo io le responsabilità") mantenere fame e autostima all'interno del gruppo, evitando drammi e facili down morali in caso di ostacoli. Scogli che, sin qui, il Milan ha brillantemente superato. 

     

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