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Rischiano di saltare i Mondiali i grandi calciatori che risolvono il contratto senza giusta causa. E in caso di infortunio?

Rischiano di saltare i Mondiali i grandi calciatori che risolvono il contratto senza giusta causa. E in caso di infortunio?

Calciomercato.com ha chiesto all'Avv. Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, titolare della Cataliotti Football Workshop che organizza corsi per aspiranti osservatori di calcio e agenti dei calciatori (per info si rimanda al sito www.footballworkshop.it), di spiegare che cosa potrebbe accadere se un calciatore dovesse risolvere il proprio contratto di prestazione sportiva senza giusta causa.

Quali potrebbero essere le conseguenze di una risoluzione del contratto in assenza di una giusta causa?
La parte inadempiente sarebbe chiamata a corrispondere all'altra parte un equo indennizzo. Se a risolvere senza giusta causa il contratto dovesse essere il calciatore durante il c.d. periodo protetto (è tale il periodo di tre stagioni intere o di tre anni, a seconda di quello che comincia per primo, che segue l'entrata in vigore di un contratto, laddove tale contratto sia stato stipulato prima del 28° compleanno del professionista, ovvero un periodo di due stagioni intere o di due anni, a seconda di quello che comincia per primo, che segue l'entrata in vigore di un contratto, laddove tale contratto sia stato stipulato dopo il 28° compleanno del professionista), il calciatore stesso, oltre all'obbligo di corrispondere un indennizzo, verrebbe punito con una sanzione sportiva consistente nel divieto di partecipare a incontri ufficiali per quattro mesi (sanzione estensibile a 6 mesi in caso di aggravanti, come la recidiva).

Siamo ormai ai nastri di partenza dei Mondiali. Quindi un calciatore che risolvesse il suo rapporto contrattuale senza giusta potrebbe rischiare di saltare i Mondiali in Brasile?
Va sottolineato che le sanzioni sportive vengono sospese nel periodo che intercorre tra l'ultima partita ufficiale della stagione e la prima partita ufficiale della stagione successiva. Tuttavia, la sospensione delle sanzioni sportive non verrà applicata nel caso in cui il calciatore sia un elemento consolidato della nazionale della Federazione che il calciatore ha il diritto di rappresentare e nel caso in cui la Federazione interessata stia stipulando la fase finale di un torneo internazionale nel periodo che intercorre tra l'ultima partita e la prima partita della stagione successiva. In pratica, per rispondere chiaramente alla domanda, la sanzione verrà applicata solo al calciatore considerato elemento consolidato della nazionale! (per fare un esempio, rischierebbe di non giocare i Mondiali un calciatore con tante presenze in nazionale, e non un calciatore alla prima convocazione!).

Un'altra curiosità: se durante i Mondiali in Brasile un calciatore della Nazionale dovesse infortunarsi seriamente la società di appartenenza potrebbe chiedere un risarcimento?
La risposta è affermativa. Un calciatore professionista che partecipa ad una partita di calcio a undici che subisca un infortunio a causa di un incidente durante il periodo del proprio rilascio per una partita internazionale con la nazionale maggiore e, a seguito di tale infortunio, risulti temporaneamente o totalmente inabile, la società presso la quale tale calciatore è tesserato verrà risarcita dalla FIFA. 

 

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