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  • Risse in tribuna, sfottò e tweet al veleno: la rivalità tra Milan e Fiorentina

    Risse in tribuna, sfottò e tweet al veleno: la rivalità tra Milan e Fiorentina

    La Gazzetta dello Sport ripercorre la rivalità tra la Fiorentina e il Milan, nata negli ultimi anni.

    Il 7 aprile 2013 Montolivo gioca per la prima volta da ex al Franchi. Viene fischiato, ma è proprio lui a portare in vantaggio il Milan strappando il pallone a Pizarro. I rossoneri raddoppiano con Flamini e passano in superiorità numerica vista l’espulsione di Tomovic. La rissa scoppia sugli spalti e costa quattro daspo ai tifosi viola. L’obiettivo era cercare la lite con Galliani. La Fiorentina pareggerà con due rigori.

    Il 19 maggio 2013 i viola vincono facilmente sul campo del Pescara. I rossoneri vinceranno in rimonta a Siena con un gol su rigore – dubbio – di Balotelli e con il colpo di testa di Mexes. A Firenze nasce il tormentone “Rigore per il Milan”.


    Nell’agosto 2013 il Milan punta Ljajic, ma la Fiorentina non ci sta. Il consigliere viola Panerai pubblica un tweet: “Caro Galliani, così non si fa. Per Montolivo mi hai giurato che non avevi contatti. Con Ljajic  stai violando il regolamento”. Poi il comunicato del club viola: “La Fiorentina ritiene l’offerta dell’AC Milan irricevibile, sicuramente tardiva e di certo inopportuna". A fine agosto, però, la Fiorentina accetta l’offerta della Roma.

    Nell’agosto 2017 Kalinic viene presentato come nuovo giocatore del Milan. Al Ds Mirabelli sfugge una battuta: “Se non segni, ti rimandiamo là”. Comunicato della Fiorentina: “La Fiorentina esprime stupore e dissenso per il tono utilizzato dal direttore sportivo del Milan. I toni utilizzati dal dirigente rossonero, che parlando della possibilità di far tornare il calciatore alla Fiorentina ha usato un denigratorio là, appaiono totalmente fuori luogo e decisamente evitabili. Ci terremo a ricordare al Ds Mirabelli che la Fiorentina è una società importante nella quale hanno giocato campionato che hanno fatto la storia del calcio e che club rappresenta Firenze, una delle città più belle e conosciute al mondo e che pertanto merita e pretende un rigoroso rispetto”. Mirabelli fu costretto alle scuse: “Provo grande stima e ammirazione per la Fiorentina. Se qualcuno ha percepito nelle mie parole mancanza di rispetto, me ne scuso”


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