L'infortunio alla spalla patito a Glasgow che lo terrà lontano dai campi fino alla ripresa del campionato a gennaio potrebbe essere l'ultimo momento significativo della carriera tinta di rossonero del brasiliano Robinho (29), nonostante un contratto prolungato fino al giugno 2016 lo scorso. Il clamoroso ritardo all'allenamento di domenica scorsa dopo il pari interno col Genoa e la forte contestazione dei tifosi, unito al fatto che l'attaccante corre il pericolo di non essere più un titolare indiscusso nel nuovo 4-3-2-1 di Allegri, sono segnali che portano ad una separazione anticipata a gennaio. Premesso che uno dei due trequartisti alle spalle di Balotelli sarà certamente Kakà, Robinho si troverebbe a giocarsi l'altro posto disponibile col rientrante El Shaarawy, con Birsa e ovviamente il nuovo arrivo Keisuke Honda. Dopo aver recentemente riconquistato la nazionale brasiliana a sette mesi dal Mondiale, l'ex Manchester City finirebbe per non godere più di quella considerazione necessaria per convincere il ct Scolari a chiamarlo per il Mondiale casalingo di giugno.

Quando la scorsa estate non si concretizzò il ritorno al Santos, il Milan provvedette immediatamente a prolungare il contratto in scadenza a giugno 2014, allungandolo di altri due anni e spalmando lo stipendio da 4 milioni di euro. Un escamotage necessario per non perdere il calciatore a parametro zero la prossima estate e renderlo più appetibile sul mercato con un ingaggio più alla portata. Robinho difficilmente prenderà in considerazione offerte differenti da quelle del club paulista, che a luglio aveva raggiunto l'intesa col Milan sulla base di 6 milioni di euro salvo poi arenarsi di fronte alle pretese del giocatore. La trattativa tornerà di attualità alla riapertura del calciomercato e potrà concludersi entro la fine di febbraio, termine ultimo per le squadre appartenenti al campionato brasiliano.