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  • Rivoluzione Milan: i nodi da sciogliere

    Rivoluzione Milan: i nodi da sciogliere

     

    Volente o nolente, il Milan del 2012-13 sarà una squadra rivoluzionata rispetto a quest'anno. E non solo nel look, vista la nuova maglia della squadra rossonera. Tanti i nodi da risolvere, analizziamoli uno per uno.
     
    1) ALLENATORE Il punto di domanda è d'obbligo. Resta Allegri o si cambia? Si sa, Berlusconi non ama il tecnico livornese alla follia. Non condivide molte sue scelte e una stagione avara di successi potrebbe convincerlo a silurare l'allenatore. Dal canto suo Adriano Galliani sta provando a mediare tra il patron e il Conte Max. Non sarà facile convincere il Cavaliere, specie se il Milan sarà costretto a scucirsi lo scudetto dal petto. Fabio Capello, magari affiancato da uno degli ex della vecchia guardia (Costacurta?), è la soluzione più a portata di mano in caso di addio ad Allegri. Il sogno resta Guardiola, che proprio in queste ore sta decidendo se lasciare o meno Barcellona. Ma comunque vada, Pep non arriverebbe subito sulla panchina del Milan. Meglio un anno sabbatico, per depurarsi dalle tossine della pressione del grande calcio. Occhio anche al nome di Spalletti e agli outsider Van Basten e Montella.
     
    2) PORTIERI: Le convincenti prestazioni di Abbiati in questo finale di stagione starebbero convincendo il Milan a non cercare da subito un nuovo numero uno. Era stato valutato Handanovic dell'Udinese, ma costa molto. Possibili sorprese: Tim Wiese, Rene Adler e il giapponese Kawashima. Ma solo se partisse Marco Amelia, la cui voglia di giocare con continuità deve essere presa in considerazione. Flavio Roma potrebbe decidere di appendere i guanti al chiodo, sebbene il Milan gli abbia proposto un nuovo contratto. In tal caso, spazio al Primavera Piscitelli?
     
    3) DIFESA Mario Yepes e Gianluca Zambrotta sanno già che queste sono le loro ultime settimane al Milan. Il centrale colombiano sarà sostituito da un giovane (Acerbi) o da un altro giocatore esperto in scadenza di contratto (Natali). Possibile che arrivino anche tutti e due i profili delineati, visto che Mexes non ha pienamente convinto e lo stesso Nesta non ha ancora preso una decisione certa sul rinnovo. Zambrotta verrà sostituito da Didac Vilà, di ritorno dal fruttuoso prestito all'Espanyol, o da un nome nuovo. Difficile sia Jordi Alba, corteggiato da tutti i grandi club europei e intenzionato, pare, a restare un altro anno a Valencia. Occhio a Criscito e Bocchetti, che potrebbero tornare dalla Russia.
     
    4) CENTROCAMPO E' il reparto che si porta dietro più dubbi. Ambrosini e Gattuso resteranno, nonostante età e condizione fisica non garantiscano un rendimento sempre elevato. Partiranno Flamini, Seedorf e probabilmente Van Bommel. Dentro Montolivo, Bakaye Traore e qualche altro giocatore a costo non elevato, possibilmente di prospettiva, magari in arrivo dal Brasile. Mistero intorno ad Aquilani: tenerlo o no? La sensazione è che il Milan non voglia arrivare al tetto di presenze fissato dal Liverpool per il riscatto obbligatorio del cartellino. Più probabile che Galliani torni a trattare in estate per una cifra ancora più bassa dei 6 milioni pattuiti in estate. Merkel potrebbe prendere la via di Genova all'interno della trattativa per El Shaarawy.
     
    5) ATTACCO L'intenzione del club di via Turati è di restare come ora. Ma molto dipenderà dal mercato intorno a Pato. Se il brasiliano riceverà offerte ritenute all'altezza dal Milan, allora sarà ceduto. E a quel punto un attaccante di valore (Tevez, Van Persie e Balotelli i sogni) arriverà a Milanello. Altrimenti, si continua così. Con il riscatto di Maxi Lopez, possibilmente a cifre inferiori di quelle stabilite a gennaio con Lo Monaco. A scombinare le carte in tavola potrebbero essere i mal di pancia di Ibra, soprattutto se arrivasse un nuovo tecnico non gradito allo svedese. Occhio anche alla situazione Robinho: il Milan lo vuole trattenere, ma il brasiliano ha già avvisato di voler prima o poi tornare al Santos. 

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