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  • Roma, armeno 'na gioia... Kolarov e Dzeko ne regalano addirittura due

    Roma, armeno 'na gioia... Kolarov e Dzeko ne regalano addirittura due

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    Armeno 'na gioia...Kolarov e Dzeko ne regalano due. Sono 93 minuti che si gioca a Bologna, anzi 95 se si conta anche il recupero del primo tempo. Fino a qui la scena madre della partita è quella del quarto d'ora della ripresa, protagonista assoluto Pau Lopez. Il portiere della Roma miracola la Roma, para non si sa come un tiro a botta sicura di Soriano. E da lì per una ventina di minuti buoni sembra proprio che Pau Lopez alla Roma la partita l'abbia salvata tutta, perché son venti minuti in cui il Bologna spera, crede, prova a vincerla. E venti minuti in cui la Roma si tormenta, grippa, slitta. Esemplare in questo senso l'espulsione di Mancini centrale di difesa giallorosso in una difesa dentro la quale Orsolini e Sansone fanno paura. Orsolini e Sansone, non Ronaldo e Lukaku.

    Ma prima, prima di Pau Lopez match man, che era successo? Primo tempo: facciamo non ci sia stato. Chi in contemporanea avesse guardato le Ferrari correre in testa a Singapore non avrebbe perso nulla di spettacolo calcistico. Bisogna arrivare al minuto 23 del primo tempo per vedere un Kolarov che si stufa anche lui del non vedere niente in campo e quindi tira forte e fuori. Noia e astinenza sono creature gemelle del primo tempo di Bologna-Roma. Perché accade? Forse perché entrambe le squadre si sentono più forti di quello che sono in realtà e attendono la partita cada loro in braccio per...svenimento.

    Secondo tempo, quarto minuto: Kolarov regala alla Roma la prima gioia. Punizione bellissima e gol (quasi in contemporanea, appena due minuti dopo Vettel e Leclerc primo e secondo al traguardo). Dura quattro minuti appena la prima gioia: Kolarov stesso va a causare rigore nella sua area. Sansone batte e fa 1 a 1.

    E da qui in poi è, come detto, più Bologna che Roma. Anzi, a dirla tutta, è più attacco del Bologna che difesa della Roma. Perché la Roma una difesa vera e propria non ce l'ha. Non in questa partita, certo. Ma non ce l'ha proprio, come è evidente dal rendimento dei due centrali (oggi Fazio meglio di Mancini) e come è evidente dal numero di gol incassati.

    La Roma lo sa che una difesa non ce l'ha e una volta preso il gol prende anche paura. E per venti minuti gioca male (un giocar male relativo, se si pensa a come ha giocato la Juve contro il Verona). Gioca male anche se è entrato Zaniolo.

    Poi la Roma si riprende chissà in fondo per quale forza, i commentatori direbbero di inerzia (qualunque cosa voglia dire applicata al calcio l'inerzia che di per se al calcio è inapplicabile). Manca un quarto d'ora alla fine Dzeko potrebbe, poco dopo potrebbe Pellegrini, poi ancora Kolarov scuote le mura della difesa del Bologna che per poco non cadono.

    Ed ecco appunto il minuto 93, Veretout usa al meglio un passaggio ricevuto, crea le condizioni, Pellegrini crossa e Dzeko la mette dentro di testa. La seconda gioia, quella ormai insperata.

    Armeno 'na gioia è la frase subito confezionata dal tifo romanista giocando su Mkhitarian armeno e sul come si pronuncia in romanesco l'avverbio almeno. E giocando sul "mai una goia" scaramantico e pure romantico brand emotivo del tifo giallorosso.

    Stavolta almeno due gioie, anzi tre. Kolarov e Dzeko e una partita vinta senza meritare di perderla ma senza un grandissimo diritto sul campo a vincerla. La sensazione che, tutto sommato, non gira male. E che la squadra, insomma, c'è. Avesse anche una difesa la Roma, la sensazione potrebbe pure diventare abitudine.



    IL TABELLINO 
    Bologna-Roma: 1-2 (primo tempo 0-0)

    Marcatori: 4’ s.t. Kolarov (R), 6’ s.t. rig. Sansone (B), 48’ s.t. Dzeko (R).

    Assist: 48’ s.t. Pellegrini (R).

    Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Denswil, Dijks (1’ s.t. Krejci); Poli (35’ s.t. Palacio), Medel; Orsolini, Soriano, Sansone; Destro (35’ s.t. Santander). All. Mihajlovic.

    Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Florenzi (25’ s.t. Spinazzola), Mancini, Fazio, Kolarov; Cristante, Veretout; Kluivert (6’ s.t. Zaniolo), Pellegrini, Mkhitaryan (41’ s.t. Jesus); Dzeko. All. Fonseca.
     
    Arbitro: Pairetto di Nichelino.

    Ammoniti: 13’ p.t. Florenzi (R), 14’ p.t. Poli (B), 41’ s.t. Dijks (B), 11’ s.t. Tomiyasu (B), 14’ s.t. Zaniolo (R), 17’ s.t. Dzeko (R), 19’ s.t. Veretout (R), 27’ s.t. Mancini (R).
     
    Espulsi: 40’ Mancini (R).

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