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  • Roma, Bruno Peres: da top a flop

    Roma, Bruno Peres: da top a flop

    • Francesca Schito
    Era stato l'oggetto del desiderio estivo, il terzino destro che tanto la Roma aveva inseguito, fino a farlo diventare una sorta di tormentone tra i tifosi giallorossi. Si cercava un profilo diverso da Alessandro Florenzi, alla fine ne arrivò uno molto simile. Quindici milioni di euro da ricevere con le solite formule creative - prestito oneroso, obbligo di riscatto, bonus e percentuale sulla futura rivendita - convinsero Urbano Cairo a liberarsi di Bruno Peres. Il brasiliano, forse prematuramente accostato a Maicon, nella capitale non ha brillato, anzi. Luciano Spalletti sta provando a costruirgli un habitat più familiare, proteggendolo con i tre difensori centrali che ne hanno contraddistinto l'epopea granata, con la speranza di ritrovare quell'esterno che aveva incantato Giampiero Ventura.

    UNA CESSIONE "VOLUTA" - L'atmosfera che si respirava nell'estate torinista era quella di un sacrificio a cuor leggerissimo: nella difesa a 4 pensata da Mihajlovic, il terzino prescelto era Zappacosta. Opinione apparentemente diversa da quella di Luciano Spalletti, che aveva accolto Bruno Peres con un grandissimo entusiasmo. "Sono molto soddisfatto perché abbiamo preso un altro grande calciatore, come già abbiamo grandi calciatori nella Roma". Una fiducia sconfinata, quella del tecnico giallorosso, al punto di schierare il brasiliano spesso da terzino sinistro, pur di mantenere Florenzi sulla corsia destra di difesa. Ma le lacune difensive dell'ex granata si sono manifestate in maniera evidente in alcune uscite, su tutte quella contro il Torino. Un pomeriggio da incubo per il grande ex di giornata, costretto in un ruolo a lui non familiare e colpito a morte dalle giocate di Iago Falque.

    LE SPERANZE DELLA RINASCITA - L'infortunio di Florenzi ha poi permesso all'esterno di riprendersi la fascia destra, senza però avere un'impennata nel rendimento. Ma la fiducia di Spalletti rimane intatta, il tecnico crede nel brasiliano e proverà a difendere l'investimento della società fino all'ultimo istante. Il 3-4-2-1 che ha caratterizzato l'ultimo periodo giallorosso sembra il modulo ideale per permettere a Bruno Peres di risorgere: alle spalle ha un difensore solidissimo come Rudiger, davanti a sé una fascia da dominare, visto che le scorribande di Nainggolan sono prevalentemente concentrate in zona centrale. L'esplosione dell'ex Toro potrebbe essere l'ultimo step necessario per la seconda metà di stagione: se dovesse tornare il giocatore capace di creare pericoli dal nulla, Spalletti avrebbe per le mani un'arma decisiva.

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