Calciomercato.com

  • Roma, Clessidra:| 'Pronti alla cordata'

    Roma, Clessidra:| 'Pronti alla cordata'

    «L’A.S. Roma ci interessa. Pensiamo che possa essere un buon investimento». Per la seconda volta in pochi giorni, il fondo di risparmio milanese Clessidra dichiara apertamente di voler investire nel club. Attenzione: non da sola.

    Alessandro Grimaldi, senior partner e consigliere d’amministrazione del fondo, svela a “Repubblica” le strategie: «Clessidra è interessata, ma all’interno di una cordata. Noi non abbiamo né la struttura, né la capacità, né la voglia di prendere in carico una società di calcio. Clessidra è un fondo di investimento e non ha nessun interesse a gestire una squadra di calcio». Ma se non ha né le risorse né la volontà, perché Clessidra vuole l’As Roma? Grimaldi dice di essere attratto dalle possibilità di sviluppo del calcio in Italia: «Le squadre ormai sono delle major, delle società che producono entertainment, 50-60 spettacoli l’anno. E lo fanno in un settore che paga molto bene. E che promette di ottenere anche un mare di ricavi da fonti alternative».

    Insomma, per Clessidra l’As Roma non è un affare di cuore. È un affare e basta. Grimaldi conferma di essere interessato «ad affiancare un imprenditore, rafforzandone le capacità industriali ma senza intervenire di persona e senza che la proprietà possa essere ricondotta a una unica persona». L’imprenditore in questione è mister Tachipirina. È Francesco Angelini. «Ci risulta realmente interessato - dice Grimaldi - ad acquistare la Roma. In un primo momento avevamo ipotizzato una cordata a tre, ma era solo un pour parler. Abbiamo fatto sapere più volte a Rothschild (l’advisor incaricato da Unicredit di trovare un acquirente per l’As Roma, ndr) che ci interessa guardare a fondo l’operazione». A dispetto del titolo adottato per l’intervista (“Compreremo la Roma”), non sarà quindi Clessidra a rilevare il pacchetto di maggioranza del club. A quello ci penserà il soggetto capofila della cordata. Il fondo milanese assumerebbe un ruolo minore. Quello di compartecipante. La quota di Clessidra non supererebbe il 20%. È un po’ il modello inglese. Prendete il Manchester United. Il club conta sulle risorse dell’azionista di riferimento, l’americano Glazer, più quelle di un paio di fondi minori. In un’eventualità del genere, ovvero nel caso di un imprenditore disposto a prendere l’80% dell’As Roma, è possibile però che sia la stessa Unicredit ad affiancarlo, mantenendo una quota minoritaria nel pacchetto azionario. È proprio su questo soggetto che si sta concentrando il lavoro di scouting internazionale, la caccia al "riccone", di Rothschild.

    La banca dovrebbe consegnare un primo dossier a Unicredit intorno al 10 settembre. Secondo fonti vicine ai Sensi, però, perché la società abbia un nuovo padrone serviranno mesi. Nel breve periodo sarà invece compiuto un passo importante. L’As Roma passerà a Newco Roma. La neonata società erediterà da Compagnia Italpetroli quel 67% con cui, attraverso Roma 2000, la holdingcontrolla il club. Rosella Sensi avrà uno dei tre posti del Cda e resterà presidente dell’As Roma fino a quando Unicredit non avrà detto sì. A chi? I nomi noti sono sempre gli stessi: Angelucci, Angelini e il fondo Aabar. Non sarebbe da scartare, pare, nemmeno un possibile passo avanti del re dell’edilizia romana. Di Francesco Gaetano Caltagirone. «È uno che, se vuole, si compra tutto in un pomeriggio», sottolinea una persona molto vicina alla famiglia Sensi.

    Altre Notizie