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  • Roma: De Sanctis, le ragioni di un'uscita a vuoto

    Roma: De Sanctis, le ragioni di un'uscita a vuoto

    • V.N.
    L’interrogativo più gettonato del post Mosca è il seguente: cosa c’è dietro le dichiarazioni di De Sanctis, che ha scaricato sui compagni le responsabilità per il gol beccato in pienissimo recupero dal Cska? Una rosicata fine a se stessa del portiere, piccato per esser stato tirato in ballo come primo colpevole del pareggio della Roma, oppure il segnale di un malessere all’interno del gruppo guidato da Rudi Garcia, si chiede Il Messaggero. A dar retta alle voci di dentro (spogliatoio e dintorni), a De Sanctis è partito un colpo e basta. Una botta di permalosità, acuita dal nervosismo derivante dal successo sfumato in extremis soltanto pochi minuti prima. Nulla di cattivo o di accusatorio nei confronti dei compagni, giurano a Trigoria.

    Solo lo sfogo di un attimo e la voglia di respingere ogni addebito. Tanto è vero – assicurano – che le dichiarazioni di De Sanctis, uno che solitamente non sbaglia una virgola, sono state digerite senza problemi dalla squadra. In realtà, c’è stato anche chi non ha mandato serenamente giù il virgolettato del numero 26, ma non ci sono state discussioni plateali o faccia a faccia di alcun tipo. Con i dirigenti presenti a Mosca che non si sono sentiti in dovere di intervenire. 

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