'Mi sono messo a disposizione della Roma e di Zeman ma contro l'Inter ho giocato fuori ruolo, sulla fascia ho più difficoltà rispetto a quando gioco centravanti'. Mattia Destro, sorriso nervoso, manda segnali al proprio club dal ritiro della Nazionale. Il salto da Siena a Roma è grande e lo sta imparando sulla propria pelle. Nelle grandi squadre occorre spirito di sacrificio per guadagnarsi il posto e il sapersi adattare alle esigenze tattiche del mister è prerogativa dei campioni. Per ulteriori informazioni, chiedere ad Eto'o di ricordare l'anno del triplete. Il giovane attaccante marchigiano, però, ha pagato dazio e ieri si è sfogato criticando direttamente Zeman, reo di averlo provato poco da esterno destro durante gli allenamenti: 'E' normale che poi in partita alcuni movimenti vengono effettuati male', la sua giustificazione. Effettivamente Zeman di solito prova la formazione titolare soltanto nell'allenamento del giovedì e se soddisfatto prosegue sulla stessa linea anche il venerdì e il sabato. Prima di allora in quel ruolo si sono alternati Lamela e Nico Lopez, due ragazzi che ancora hanno 'capito poco' (la sottolineatura è sempre affidata al boemo).

Mattia, tuttavia, con queste dichiarazioni ha fallito un altro gol clamoroso come quello contro la Bulgaria. Un cucchiaio andato di traverso: accollare ad altri le proprie noie è sintomo di poca personalità, un'esternazione 'sinistra' da cancellare con le prossime prestazioni sul campo. Domani tornerà a giocare centravanti in azzurro al fianco di Osvaldo, il bomber del momento, colui il quale lo ha costretto a farsi più in là nella Roma, ma domenica prossima contro il Bologna avrà l'opportunità di tornare prima punta in giallorosso a causa della squalifica dell'italoargentino: la pacchia durerà soltanto una giornata. Successivamente dovrà impegnarsi a soddisfare le volontà del mister. Lamela e Nico Lopez sono andati in panchina a San Siro proprio perché considerati ancora impreparati, Destro non dovrà sprecare le prossime opportunità. Altrimenti rischia di decentrerarsi ancora di più e finire in panchina.