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  • Di Francesco rischia l'esonero: in pole c'è Montella, ma occhio a Paulo Sousa

    Di Francesco rischia l'esonero: in pole c'è Montella, ma occhio a Paulo Sousa

    • Francesco Balzani
    Cinque giorni, come quelli di Michele Zarrillo. E’ questa il tempo che Di Francesco ha per ribaltare la Roma e tenersi la panchina. Il posto di Eusebio, infatti, scotta come non mai dopo la sconfitta col Bologna, che ha portato al 14° posto in classifica. La squadra è in ritiro, soluzione drastica adottata in un’altra occasione dalla gestione Usa: due settimane prima dell’esonero di Garcia. Pallotta e il consulente Baldini sono già al lavoro per trovare l’eventuale sostituto. Ecco la lista dei papabili in ordine di preferenza escludendo il sogno Antonio Conte, che per costi e politica societaria non rientra nell’identikit. 

    VINCENZO MONTELLA - E’ stato campione d’Italia da giocatore e ha già salvato la baracca da allenatore: nel 2010, quando subentrò a Ranieri e portò la Roma in Europa League. Poi proprio Baldini decise di puntare su Luis Enrique e Montella finì al Catania. Due anni, dopo l’Aereoplanino fu di nuovo vicinissimo alla panchina, ma una furiosa litigata con Sabatini fece saltare il banco all’ultimo. Ora Montella - dopo gioie e dolori tra Milano, Genova e Siviglia - è il nome in pole per svariati motivi: non guadagna una enormità, conosce bene l’ambiente, è stimato dal capitano De Rossi e ha una gran voglia di rivalsa. il suo telefonino è in carica da tempo. 


    PAULO SOUSA - E’ stato uno dei crucci di Franco Baldini negli ultimi anni. Il portoghese piace da morire al dirigente e si è già stancato dell’esperienza in Cina. L’ex allenatore della Fiorentina è attualmente al Tianjin Quajian, ma il suo agente, Sem Moioli, starebbe trattando la rescissione del contratto: un particolare sinistro per Di Francesco, se si aggiunge il fatto che lo stesso Moioli si trovava domenica a Londra, dove risiede Baldini. Forse un caso, o forse no. 



    LAURENT BLANC - Anche la sua candidatura ha gravitato spesso su Trigoria. Il francese era uno dei principali candidati per il dopo Zeman, ma poi venne preferita la soluzione interna. Ha dalla sua una grande esperienza internazionale, la capacità di parlare almeno 3 lingue e la conoscenza del calcio italiano, avendo giocato con le maglie di Napoli e Inter. E’ fermo dal 2016, dopo il triennio col Paris Saint Germain. 


    CLAUDIO RANIERI - Altro grande ex, altro salvatore della Patria quando nel 2008 subentrò al posto di Spalletti e per poco non vinse lo scudetto con la Roma. E’ l’aggiusta-tutto per eccellenza, forse il migliore da prendere in corsa. Tuttavia Ranieri è molto legato alla vecchia gestione e non corrisponde molto all’identikit della dirigenza attuale. 

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