Roma, Di Francesco è sempre più solo. Ecco cosa può accadere
DI FRA RASSEGNATO - Ha detto di non volersi dimettere, ma pure nel faccia a faccia di ieri con la squadra Eusebio ha capito di essere rimasto solo. I giocatori non lo seguono, i tifosi lo hanno scaricato e pure gran parte della dirigenza non crede più in lui. Restare a dispetto di tutti come fece Garcia tre anni fa sarebbe rischioso per l’andamento della Roma che si gioca il quarto posto e i quarti di Champions. Di Fra però non si sente il solo responsabile e non vuole essere l’unico a pagare considerato anche che appena 7 mesi fa era considerato un eroe. E poi c’è sempre un contratto da quasi 3 milioni rinnovato da poco da rispettare che difficilmente Eusebio ritroverebbe a breve giro di posta. Ecco i due scenari possibili in caso di esonero (o dimissioni) del tecnico.
ADDIO D’INVERNO - Come detto le alternative non convincono e Pallotta non sarebbe felicissimo di dover pagare due stipendi. Però la situazione a Trigoria sembra davvero essere precipitata con una squadra spaccata a metà e la fiducia ormai ai minimi storici con Di Francesco. Per non rischiare il quarto posto, quindi, in caso di altro ko rovinoso col Milan potrebbe avvenire comunque il cambio in panchina. Il nome più in alto nella lista della dirigenza è quello di Paulo Sousa, sponsorizzato soprattutto dal consulente Baldini. Il portoghese però non è amato dalla tifoseria, e gli animi già tesi forse hanno bisogno di un nome più “amico”. Per questo è rispuntata la candidatura di Cristian Panucci, allenatore dell’Albania ed ex terzino della Roma dei Sensi. Il suo ruolo sarebbe quello di traghettare la squadra fino a fine stagione. Meno convincenti le piste Donadoni e Blanc.
SOGNI ESTIVI - Archiviato Conte, impossibile da raggiungere per i parametri economici della Roma. L’obiettivo sembra essersi spostato su Gasperini. Il tecnico dei miracoli dell’Atalanta, dopo il fallimento all’Inter, ha voglia di rivalsa su una grande panchina e nella capitale troverebbe tanti giovani da valorizzare come accaduto a Bergamo. E anche le mosse di mercato sembrano andare in quella direzione: Cristante, Mancini, forse Ilicic. Affascinante pure l’ipotesi Sarri qualora dovesse dire addio al Chelsea, anche se in questo caso bisognerebbe alzare la voce stipendio.