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  • Roma, Di Francesco: 'Infortuni? Non credo al caso. Schick out, Manolas...' VIDEO

    Roma, Di Francesco: 'Infortuni? Non credo al caso. Schick out, Manolas...' VIDEO

    Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match decisivo di Champions League con il Chelsea.

    SULLA PROSPETTIVA DEL PAREGGIO CON IL CHELSEA
    "Voglio la stessa mentalità delle altre gare, in cui potevamo fare qualche gol in più. La mentalità deve essere la stessa, deve essere un punto di partenza".

    SU SCHICK
    "Patrik ha avuto un piccolo fastidio nel calciare, è stato fatto un nuovo esame che non ha evidenziato lesioni. Ma siccome riferisce fastidio faremo allenamenti individuali per sopperire. Il ragazzo non era ancora del tutto recuperato. Sotto tutti gli altri punti di vista sta bene, nel calciare ha sintomi che lo limitano, non sarà convocato, valuteremo per la prossima".

    SU FAZIO
    "Federico ha meritato il rinnovo sul campo, sta dimostrando di essere uno dei leader, è diventato importante. Si diceva non andasse bene a 4, sta imponendo la sua personalità in entrambe le fasi, lavora più con la linea, è un grandissimo valore aggiunto per noi".

    SULLA FORMAZIONE
    "Tutti pronti, potrebbero rigiocare gli stessi di sabato, tranne Radja che giocherà sicuramente dall'inizio. Dove giocherà lo valuteremo, non voglio dare vantaggi a nessuno. Non saprete la formazione, per il resto vedrete tutto domani. Voglio tutti pronti, sì turnover ma metterò in campo la squadra che riterrò più opportuna".

    SUGLI INFORTUNI
    "Non credo nelle casualità, anche se in alcune situazioni lo è, come nel caso di Peres. Non so neanche io di cosa si parli quando si cita l'otturatore. Ma voglio dire che nella mia testa c'è solo il Chelsea, dobbiamo essere più uniti che mai, mi auguro che sia una grande festa, voglio grande positività. Voglio un pubblico straordinario, sono sicuro che la squadra darà il massimo. Torneremo a parlare di questo, stiamo cercando soluzioni. È una cosa nostra anche interna, le valutazioni le stiamo facendo, non credo alla casualità".

    SU DEFREL 
    "Lo valuterò oggi, così come Manolas. Dopo l'allenamento vedrete se ci saranno".

    SULL'AVVERSARIO 
    "Fondamentalmente David Luiz l'ha usato come centrocampista, erano le caratteristiche a essere differenti. Giocava col 5-3-2 o 3-5-2. Per quello che ho visto, credo che possa giocare coi due trequartisti, poi domani ci stupirà e non viene a dircelo a noi. All'andata avevo preparato entrambe le situazioni, sapevo che poteva giocare così anche a gara in corsa. Dovesse rientrare Kanté potrebbe cambiare qualcosa".

    SULLE PALLE INATTIVE
    "Ho cambiato in fase difensiva, prima facevo la zona in ogni situazione. In base alle abitudini opto per una marcatura a uomo. Questo non significa che in determinate gare non possa cambiare, ma non bisogna improvvisare e bisogna dare garanzie. Sulle palle laterali siamo sempre a zona. Sono scelte che si fanno, fanno parte di un bagaglio, mi regolo in base a questa cosa. Per quanto riguarda le situazioni offensive studio sempre qualcosa di nuovo in base ai loro movimenti".

    SULLA SOLIDITA' DIFENSIVA
    "Penso che stiamo trovando il pelo nell'uovo, la grande forza della squadra è concedere pochissimo. Di Alisson ricordo la grande parata su Masina, per altre situazioni non lo ricordo impegnato. Questo significa che stiamo lavorando bene sul blocco squadra ed è un aspetto positivo. Troveremo sempre un difetto nei gol subitio, quando li facciamo noi siamo stati bravi. C'è sempre margine di errore, con l'Inter eravamo all'inizio, col Chelsea sono stati errori individuali. Fa parte di un percorso di crescita, mi auguro di prenderne il meno possibile".

    SUL GIOCO DELLA ROMA E LA CRESCITA DEL CAMPIONATO
    "Credo che sia cresciuta la mentalità, il fatto di stare nell'altra metà campo significa allontanare gli avversari dalla tua porta. Mettersi sotto la traversa non può essere un vantaggio, io ho il pensiero di stare il più possibile dall'altra parte. Non giochiamo per il fuorigioco, ma per tenere la squadra corta e questo a volte provoca il fuorigioco. Il sistema calcio italiano credo che stia crescendo. Se un giocatore ha convenienza a riposare? È nella logica che un calciatore voglia giocare, ma capiscono il vantaggio che possono avere a recuperare energie fisiche per fare partite importanti. Il poter fare tanti cambi tocca anche a Radja, che ha delle caratteristiche per cui regge più partite consecutive". 
     

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