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  • Roma: Dzeko ritrova i gol, ma non il posto da titolare

    Roma: Dzeko ritrova i gol, ma non il posto da titolare

    Tre gol in due partite potrebbero non bastare. E' il paradosso di Edin Dzeko, tornato finalmente a vedere la porta ma improvvisamente "meno titolare" del solito. Se l'arrivo di Luciano Spalletti ha rigenerato il bosniaco dal punto di vista realizzativo, il centravanti del City si trova comunque a dover fronteggiare una concorrenza agguerrita, figlia della duttilità tattica dell'allenatore di Certaldo, che nel suo primo mese romanista ha già dimostrato di gradire molto la soluzione con Diego Perotti da numero 9 tattico.

    I GOL E NON SOLO - Quel che conta, per Dzeko, è il ritorno al gol. Dopo aver segnato una sola rete su azione in campionato fino alla sfida di ritorno con il Carpi, nel giro di due giornate l'attaccante ha ripreso vita: timbro decisivo contro la formazione di Castori e i gol che hanno aperto e chiuso il 5-0 con il Palermo, pur all'interno di una prestazione che lo aveva visto sprecare una clamorosa occasione su cross rasoterra di Maicon. Ma la crescita del bosniaco non è legata esclusivamente ai gol: quando la squadra, specialmente Salah, lo sollecita alla sponda, il centravanti riesce a rendersi utile con delle giocate quasi da trequartista, come in occasione del momentaneo 3-0 di ieri o del colpo di testa che aveva permesso all'egiziano di presentarsi a tu per tu con il portiere con il Carpi (traversa piena nel primo tempo).

    LA CONCORRENZA - Nella gara sin qui più importante, però, Spalletti lo ha tenuto in panchina: contro il Real Madrid l'allenatore ha scelto un attacco più mobile, con Perotti coadiuvato da Salah ed El Shaarawy. Difficile che la situazione venga replicata al Bernabeu, dove la Roma avrà bisogno di un'impresa per provare a ribaltare lo 0-2 dell'Olimpico. Il vero banco di prova per il nuovo status di Dzeko potrebbe essere individuato nella sfida del 4 marzo: Roma-Fiorentina ha tutti i crismi dello spareggio Champions, una presenza da titolare in uno scontro così delicato potrebbe voler dire molto per l'attaccante. Che intanto può sorridere per i gol ritrovati: rispetto a dieci giorni fa, Dzeko si sente in paradiso.

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