Il tecnico della Roma Rudi Garcia ha rilasciato alcune dichiarazioni in patria, all'emittente Radio RTL. 'Quando sono arrivato ho trovato un'atmosfera un po' negativa attorno alla squadra, così abbiamo dovuto ridare fiducia ai giocatori e soprattutto indirizzarli verso un progetto di gioco, che presto è stato raggiunto - ha affermato il francese -. I giocatori hanno capito subito quello che mi aspettavo di loro, sono stati molto intelligenti. I miei ragazzi hanno una cultura del lavoro unica; è vero che lavoriamo molto con la palla, ma questi giocatori si esercitano prima dell'allenamento e anche dopo. Il derby? Un forte impatto emotivo, senza dubbio. Gli obiettivi? Dobbiamo tornare in Europa, dopodiché vedremo cosa potremo fare. Certo, questo inizio di stagione dà fiducia a tutti, ai giocatori ma anche ai nostri tifosi e ai dirigenti, che lo meritano. L'apprendimento dell'italiano? Prima di arrivare conoscevo due parole, ma è una lingua che mi piace e credo che sia una forma di rispetto nei confronti degli italiani dimostrare di volermi integrare il prima possibile'.

Garcia ha parlato brevemente anche di Totti: 'Francesco è una leggenda, ma la leggenda la continua a scrivere, ed è questo che è fantastico. Parliamo di un giocatore di classe mondiale; naturalmente non ha più vent'anni, ma non ha perso un solo allenamento da quando sono arrivato. Aveva già una buona forma fisica, non chiede alcun privilegio: è un giocatore di grande umiltà, come succede spesso per i più grandi. Credo sia il più grande giocatore che abbia mai avuto a disposizione, uno dei più grandi nella storia del calcio'.