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  • Roma:| Gli uomini di Luis Enrique

    Roma:| Gli uomini di Luis Enrique

    • V.N.

    JOAN BARBARÀ - Si conoscono alla perfezione, l'uno interpreta chiaramente i pensieri dell'altro e, a volte, li rende anche pubblici, visto che lo sostituisce in conferenza stampa, soprattutto alla vigilia delle partite. Il rapporto tra Joan Barbarà e Luis Enrique va al di là del campo e il loro feeling è di quelli che durano una vita. Ex attaccante del Salamanca, Barbarà ama molto il gioco d'attacco tanto che è entrato nel Barcellona proprio con questo compito: allenare i giocatori più offensivi. Con Luis Enrique non fa solo questo, è il suo secondo a tutti gli effetti e soltanto una volta non è riuscito a convincere l'amico a seguirlo: giocare a calcetto. Barbarà, infatti, si diverte con il calcio a 5 insieme ad altri colleghi, noti e meno noti, del Barça, ma pare che il tecnico non voglia saperne di partecipare.

    JOSÈ RAMON CALLEN - È nato e cresciuto a Huesca, si è trasferito a Barcellona per insegnare all'Università dello Sport, poi un amico comune lo ha presentato a Luis Enrique: 'E da lì - le sue parole in un'intervista risalente a ottobre 2010 - la mia vita è cambiata'. Callen è diventato il suo preparatore personale, lo ha aiutato a preparare maratone e gare di triathlon fino a che, quando gli è stata assegnata la panchina del Barça B, Luis Enrique gli ha proposto di lavorare con lui. È un sergente di ferro, i suoi allenamenti vengono definiti durissimi, pretende (come da richiesta dell'allenatore) una forma fisica sempre al top. Sempre nell'intervista dello scorso autunno, definisce così Luis Enrique: 'È uno trasparente, senza maschere, che mette tanta energia in tutto quello che fa. Lui o dà il 100% o niente'.

    ISIDORO RAMON - È il tattico dello staff. Di lui non si sa molto, se non che vive con il suo pc su cui sono segnate caratteristiche e schemi di centinaia di giocatori. È uno stratega, guai a disturbarlo mentre lavora con il suo portatile.

    JOAQUIN VALDES - È la figura si cui si è discusso di più in questi giorni: il famoso psicologo. In realtà non è corretto chiamarlo così: si tratta di un mental coach, un professionista che da 11 anni (ha iniziato nel 2000 a Gijon, dove è rimasto per cinque anni) è abituato a lavorare sulle menti dei giocatori, per dar loro la possibilità di esprimere al meglio tutto il potenziale di cui dispongono. Lavora al Barcellona dal 2008 e tutto l'ambiente catalano ne è entusiasta.

    (Il Romanista)

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