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  • Roma, il meglio e il peggio del 2012

    Roma, il meglio e il peggio del 2012

    • Valerio Nasetti

    IL MEGLIO

    Hall of fame - Voto 8. Sintetizzare 85 anni di storia in una sola mattinata è stata l'idea sportiva più riuscita dell'anno a livello nazionale. La proprietà americana ha organizzato lo scorso ottobre un evento destinato a rimanere nelle menti e nei cuori dei tifosi giallorossi. Prima di Roma-Atalanta, l'Olimpico ha visto l'ingresso dei suoi storici campioni. Qualcuno con i capelli più grigi, altri addirittura senza, e li ha acclamati come se qualcuno si stesse divertendo a spostare le lancette dell'orologio all'indietro. Tancredi, Cafu, Losi, Aldair, Rocca, Bernardini, il 'compianto' Di Bartolomei, Falcao, Conti, Pruzzo, Amadei: questa la formazione giallorossa di tutti i tempi premiata dal club. Perché la storia non si dimentica.

    Marquinhos - Voto 7. E' senza dubbio il vero colpo di mercato dell'era Sabatini. Classe '94, Marcos ha impiegato poco più di un mese a farsi preferire ad una colonna come Nicolas Burdisso e a conquistare una maglia da titolare. Ricorda Aldair per classe e personalità. Acquistato per 4,5 milioni dal Corinthians, ora la Roma dovrà blindarlo per evitare di perdere una delle più grandi promesse del calcio mondiale.

    Lamela - Voto 7. Un anno di apprendistato. Litigi, nervosismi, tante panchine, pochi gol e un brutto infortunio alle spalle. L'avvento di Erik Lamela in giallorosso è stato complicato, ma dall'inizio di questa nuova stagione si è reso capace di un notevole salto di qualità: ora trascina la squadra e segna un dignitoso numero di gol. Acquistato per 19 milioni di euro dal River Plate, è l'acquisto più costoso della nuova era americana e da quattro mesi a questa parte si capisce finalmente anche il perché.

    IL PEGGIO

    Gli allenatori - Voto 5. Luis Enrique e Zeman hanno avuto e stanno avendo il limite di mettere avanti la propria filosofia rispetto alle esigenze della squadra. L'asturiano praticava un gioco orizzontale, il boemo uno verticale. Me entrambi hanno trasformato i giocatori a disposizione in burattini nelle proprie mani, al di là delle loro caratteristiche. Il primo si è dimesso a giugno dopo aver ottenuto il settimo posto e aver fallito la qualificazione in Europa, mentre Zeman è attualmente ai confini dell'Europa League. Ma dai piani alti si chiede la Champions.

    José Angel e Kjaer - Voto 4. Giocatori scarsi, formule e costi di acquisto totalmente sballati. Il cruccio del d.s. Sabatini di quest'anno solare è stato decidere di evitare di rinforzare la difesa, nello scorso gennaio 2012. Così hanno proseguito nel giocare quasi tutte le partite Kjaer e Josè Angel, vere sciagure dell'anno passato. Con il danese, la Roma ha buttato via tre milioni di euro (costo di un prestito super oneroso) e ha deciso di lasciar decadere l'opzione del riscatto, mentre lo spagnolo, ingaggiato investendo 4,5 milioni, è stato mandato in prestito lo scorso luglio al Real Sociedad nel tentativo di rivitalizzarlo; ma le casse giallorosse sono ancora destinate a perdere altri soldi.

    Lo sponsor tecnico - Voto 3. La Roma ha rescisso il contratto con la Kappa, con la quale aveva in essere un accordo fino al 2017. L'esigenza di allargare i propri confini, allacciando contatti con grandi marchi americani, ha probabilmente velocizzato una strada già intrapresa nei programmi. Ma la decisione repentina è scaturita sopratutto dalla qualità delle divise disegnate per questa stagione. Basti pensare che il colletto della 'prima maglia' va a coprire parzialmente lo stemma della società sul petto. Pazzesco.

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