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  • Roma, il rinnovo di Florenzi è un problema: Juventus alla finestra

    Roma, il rinnovo di Florenzi è un problema: Juventus alla finestra

    • Andrea Sereni
    Una delle ultime bandiere, un amore viscerale per la propria terra, il giallorosso cucito addosso come e più di una seconda pelle. Alessandro Florenzi è, nelle intenzioni della Roma, il prossimo capitano: perfetto collante dopo Totti e De Rossi, un altro romano e romanista con la fascia al braccio. Un amore forte, quello per i giallorossi, impossibile da offuscare. Nonostante ciò, il futuro del nazionale azzurro potrebbe non essere così scontato, anzi.

    RICHIESTE IMPORTANTI - Il calcio, si sa, è prima di tutto un lavoro: i calciatori sono si veicoli della passione popolare, ma anche e soprattutto professionisti che, come in ogni altro ambito lavorativo, provano a guadagnare il più possibile nel non lunghissimo arco temporale durante il quale sono in attività. Cuore, passione, appartenenza rientrano inevitabilmente in questo universo, ma raramente riescono ad essere tanto forti da vincere ogni tipo di discorso economico. Florenzi non rifugge da queste dinamiche: con l’attuale contratto, in scadenza il 30 giugno 2019, il classe ’91 percepisce 1,7 milioni di euro a stagione. Poco più di un anno, termine talmente prossimo da generare comprensibili ansie sulla permanenza nella capitale del giocatore. Monchi è in una posizione scomoda: da una parte la voglia di trattenere un pilastro della squadra appena arrivata in semifinale di Champions, dall’altra la necessità di abbassare il monte ingaggi. La richiesta di Florenzi è chiara: passare da 1,7 a 4 milioni all’anno fino al 2022 o 2023. Un ritocco importante, un adeguamento giusto per il valore del giocatore ma difficile da assecondare dalla società. 

    DUBBI - Il numero 24 giallorosso non è più un ragazzino. 27 anni per chi di mestiere fa il calciatori non sono pochi. E’ consapevole di dover firmare il contratto più importante della carriera, quello più redditizio. E vuole essere trattato da top player, vuole ricevere lo stesso trattamento di Nainggolan e De Rossi (a libro paga rispettivamente per 4,2 e 3 milioni). Non è poi un mistero che, al netto di una passione che, in quanto atavica e viscerale, non avrà fine, in seno stia covando un crescente malumore, non legato esclusivamente al contratto. Con una parte del tifo il rapporto da tempo è logorato. Critiche, spesso ingiustificate, piovutegli addosso come proiettili: Alessandro non ha gradito, come è indubbia una sofferenza dovuta al costante confronto con due giganti come Totti e De Rossi. Inoltre anche la questione ruolo ha un peso: per tanto tempo si è adattato a fare il terzino, ma in cuor suo continua a sentirsi centrocampista. Complicazioni, difficoltà ancora superabili, ma presenti e pesanti come macigni. Gli incontri avvenuti tra la società e Alessandro Lucci, procuratore del giocatore, sono stati per ora infruttuosi. Ce ne saranno altri a fine campionato, la trattativa proseguirà, ma al momento è in stand by, e la distanza tra le parti appare netta, non facilmente colmabile. L’ipotesi addio si avvicina come un’ombra minacciosa: un riflesso che ha le sembianze della Juventus, da tempo interessata all’esterno e per questo vigile sulla situazione. Senza un accordo in tempi brevi, la Roma sarà costretta a prendere in considerazione la cessione, per non correre il rischio di perdere a zero il giocatore tra un anno.

    @andreasereni90

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