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  • Roma in vendita, Pallotta smentisce

    Roma in vendita, Pallotta smentisce

    Ancora in prima linea, per difendere la Roma. E' stato un inizio di 2016 molto intenso per James Pallotta, dopo la gestione dell'esonero di Garcia e dell'arrivo di Spalletti, dopo aver spento sul nascere il 'caso' Totti, il numero uno giallorosso è tornato a parlare per smentire le voci sulla cessione del club. Una dichiarazione breve e concisa, affidata al profilo twitter ufficiale, che non lascia spazio a interpretazioni: "Non ho mai pensato di vendere il Club, né ho mai discusso questa eventualità. La Roma è saldamente mia". All'orizzonte non ci sono nuovi investitori, la Roma andrà avanti con l'attuale proprietà. Che si aspetta di vedere la squadra in Champions League la prossima stagione.
     
    ROMA SUL MERCATO - Le parole di Pallotta sono una risposta a quanto scritto da Marco Bellinazzo de Il Sole-24 ore su goal.com: "Goldman Sachs sta curando il fascicolo AS Roma. Anche il club giallorosso è stato messo sul mercato da James Pallotta. In questo caso, è la sede di New York della banca d’affari Usa a seguire la pratica. Nel febbraio 2015, Goldman Sachs ha fatto da capofila, sempre per il tramite di Unicredit, al rifinanziamento da 175 milioni del debito della Roma. Analogamente all’Inter, l’orizzonte temporale del piano di rientro è quinquennale e per garantire Goldman e gli altri fondi finanziatori è stata data loro in pegno una società ad hoc in cui sono confluiti i flussi dei diritti tv, le sponsorizzazioni più proficue nonché il brand “As Roma”.  A Goldman Sachs era stato affidato anche il mandato di studiare un’operazione di project financing da circa 300 milioni legata all’avanzamento del progetto stadio. E qui si arriva al nocciolo del problema. I ritardi accumulati sul programma dei lavori, con la posa della prima pietra slittata di parecchi mesi, starebbero innervosendo Pallotta e i suoi creditori. Gran parte del piano di incremento dei ricavi del club passa dal nuovo impianto e qualcuno comincia a temere, nonostante sia stata indicata dal presidente giallorosso il prossimo mese di aprile come dead line per il deposito del progetto definitivo, che alla fine sorgeranno ostacoli insormontabili. Ecco perché Pallotta e soci avrebbero ceduto alcuni mesi fa alle insistenze di Goldman Sachs e si sarebbero dichiarati disponibili alla cessione. Non è una novità assoluta. Già la scorsa estate negli ambienti finanziari si parlava della cessione della Roma a un prezzo di 600 milioni. I successi del team di Spalletti, oggi saldamente in corsa per la qualificazione Champions, potrebbero rappresentare un valore aggiunto in caso di cessione o il motivo di un ripensamento da parte dell’attuale dirigenza. Fondamentale sarà il giudizio della Conferenza regionale sullo stadio che dopo la consegna del progetto definitivo avrà 180 giorni per pronunciarsi".     

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