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  • Roma, Juan: ora o mai più

    Roma, Juan: ora o mai più

    • Valerio Nasetti

    Sei partite viste da spettatore. Le ultime due per scelta tecnica. Juan, forse per la prima volta in carriera, si sente un giocatore scaricato. Un difensore come tutti gli altri. L'unico del reparto a non esser mai stato convocato da Luis Enrique. Ci è rimasto malissimo per l'esclusione contro l'Atalanta: 'Non è pronto', aveva tuonato il tecnico. Effettivamente occorre aver la fortuna di poter osservare qualche allenamento per capire: Juan è uno che lavora a Trigoria sempre con il freno a mano tirato, è il suo modo di essere, di vivere. Sempre secondo sul pallone, apparentemente svogliato, poi in partita diventa una furia e giustifica le 82 presenze con la Seleçao, molte delle quali da capitano, 'Io mi sono sempre allenato così...', ha replicato il difensore. Senza convincere Luis Enrique.

    Contro il Palermo, tuttavia, il tecnico asturiano non potrà far a meno di convocarlo. Probabilmente non partirà titolare neanche stavolta, ma almeno lo vedremo in panchina. Complici infortuni e squalifiche. Come quella di Kjaer. Cicinho, poi, non sta bene ed anche il colpo ricevuto da Rosi è più grave del previsto. Juan si contenderà con Heinze il posto vicino a Burdisso. Basterà questo per calmarlo e distoglierlo dalla tentazione di andar via? No, di certo. Il brasiliano dà la priorità alla Roma, ma se la situazione non dovesse subire miglioramenti da qui a dicembre chiederà alla dirigenza di essere ceduto. Juventus, Psg e Flamengo rimangono alla finestra e sondano la situazione.

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