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  • Roma, Ranieri: 'Conte? Andrò a Fiumicino a prendere un altro, il mio lavoro finisce qui'

    Roma, Ranieri: 'Conte? Andrò a Fiumicino a prendere un altro, il mio lavoro finisce qui'

    Il tecnico della Roma Claudio Ranieri presenta in conferenza stampa il prossimo impegno di Serie A contro la Juventus, in programma domenica alle 20.30 allo Stadio Olimpico.

    Che partita si aspetta contro la Juve?
    "Abbiamo perso una buona chance a Genova, ma dobbiamo dare una reazione di orgoglio. SIamo ancora lì per la Champions e dobbiamo vincere le prossime tre partite. Non dobbiamo avere il rammarico, diamo il massimo. Complimenti alla Juve per lo scudetto". 

    Che impressione sta avendo da Dzeko?
    "Lo vedo molto forte e determinato. Ci sta un anno dove non riesce a far gol come faceva in altre annate. La sua voglia e la sua determinazione mi hanno sempre convinto a metterlo in campo". 

    Quattro club inglesi in due finale. Che impressione le ha fatto?
    "Un po' mi sorprende, perché arrivare in fondo a un campionato senza una pausa invernale mi sembrava difficile anche quando io allenavo li. E questo andava a discapito di coppe e nazionale, evidentemente gli allenatori hanno cambiato qualcosa". 

    Zaniolo a Genova è sembrato spaesato. Problema di ruolo o fisico?
    "L'ho detto più volte per me è mezz'ala a tutto campo, ma ha talmente fisico e strappi che può ricoprire anche il nuovo ruolo. Ovvio che al primo anno in serie A e con tutte queste attenzioni Nicolò possa non stare sempre al 100%. Ultimamente l'ho visto più determinato". 

    Avrebbe preso Conte a Fiumicino? Magari resta? 
    "Magari andrò a prendere un altro allenatore a Fiumicino. Io sono venuto qui perchè Roma mi ha chiamato, e sono venuto con entusiasmo. Ma con questo finisce il mio lavoro". 

    Abbiamo visto poco Under, cosa le piace e cosa no del turco?
    "Questo ragazzo vede la porta come pochi, ma l'infortunio gli ha fatto perdere alcune caratteristiche. Piano piano si riavvicina a centrare la porta, ma deve migliorare nel nuovo modulo a rientrare pure in fase difensiva. Non è un recuperatore di palloni, ma se non copre nemmeno la sua zona poi paga il terzino. Deve migliorare questo". 

    Si parla di allenatore nuovo, di stadio. Non si è perso di vista un po' il campionato. Almeno visto da fuori? 
    "Anche visto da dentro. Difficile dire se la partita di Genova sia stata influenzata. Questo bailame appartiene a tutti i club. Di sicuro dovevamo stare più concentrati. Perché in campo non contano le chiacchere. Spero che la parata di Mirante e il punto preso possa essere utile". 

    Quando dice che è concluso il suo lavoro esclude un futuro alla Roma? E viste le parole di Conte si sente di promuovere la Roma come progetto?
    "Al momento in cui ho firmato sapevo già che a fine campionato sarebbe finito il mio lavoro. La Roma è un bene inestimabile, chiaro che promuovo la mia squadra del cuore. Sarebbe vitale avrebbe lo stadio di proprietà. Senza quello sarà difficile rincorrere la Juventus". 

    Manca spesso cattiveria, dipende anche dai dirigenti? Montali nell'anno dello scudetto sfiorato diede il suo contributo
    "Il carattere viene spesso dai giocatori. A giocatori di carattere l'allenatore può anche dire solo due parole. Il bello è quando la squadra cresce a somoglianza del suo allenatore. Guardate Klopp, i suoi giocatori sposano al 100% la filosofia del suo allenatore. E sono contento che il Liverpool lo abbia fatto vedere". 

    Come ha visto Pastore dopo l'esclusione a Genova?
    "L'ho visto bene, non ha accusato il colpo dell'esclusione. Ha la possibilità di essere scelto contro la Juve". 

    Come stanno Santon e Karsdorp, possibile vedere Florenzi esterno alto?
    "I primi due stanno bene ma non hanno i novanta minuti. Florenzi può giocare sia alto che basso". 
     

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