Roma, Kluivert: 'Il cognome? In molti parlano troppo, mi ha sempre motivato'
SUL COGNOME - “Se mi hanno trattato in maniera diversa per il mio cognome? Sì, penso di sì. Forse quando giochi da piccolo, magari quando hai 10 anni, molte persone parlano troppo, pensano che tu venga scelto perché sei figlio di tuo padre o cose del genere. Ma è una cosa che mi ha sempre motivato. Mi ha reso quello che sono oggi, mi ha reso un giocatore migliore, perché mi ha motivato giorno dopo giorno, per dimostrare a queste persone che nulla mi era dovuto solamente per il cognome che portavo. È stato uno stimolo”.