Adriano aspetta ma ormai non spera quasi più. Il brasiliano ha preso atto che per lui, in questa Roma, con tale e tanta concorrenza in attacco, non c'è e difficilmente ci sarà spazio per poter tornare a giocare con un minimo di continuità, cioè, continuità, quella che gli servirebbe per puntare a tornare a essere l'Imperatore. Il giocatore, peraltro, è il primo a sapere che fin qui non è che la fortuna sia stata al suo fianco. Prima un infortunio muscolare, poi un duro colpo a una caviglia ne hanno ritardato ulteriormente un ritorno a un'accettabile condizione fisica. In una Roma che in avanti può vantare giocatori come Totti, Vucinic, Borriello e Menez, è oggettivamente difficile immaginare un futuro diverso per il brasiliano, anche se Ranieri, come è probabile, continuerà a giocare con tre giocatori offensivi.

Adriano non avrebbe nessuna voglia di andare via, a Roma si è trovato benissimo dal primo giorno che è sbarcato, si è emozionato, per esempio, quando recentemente all'Olimpico Ranieri lo ha mandato in campo, sentendo gli applausi dei tifosi, ha fatto venire qui la sua famiglia, si sta costruendo la piscina nella villa che ha preso in affitto nella zona Sud della capitale, ma tutto questo non può fargli dimenticare che lui vuole tornare a sentirsi un calciatore al cento per cento e questo gli sarà possibile soltanto quando riprenderà a giocare con un minimo di continuità. Cosa che al momento è da escludere in questa Roma. E allora? Allora da qui alla fine dell'anno solare ci sono altre tre partite sicure, Chievo, Cluj e Milan, forse quattro (il Bari all'Olimpico) se il sindacato calciatori revocherà lo sciopero che ha proclamato. Se in queste tre (quattro) partite, il brasiliano continuerà a toccare con mano l'impossibilità di giocare, allora non è da escludere che nel prossimo mercato di gennaio il nome di Adriano torni prota­gonista sul mercato.

Gilmar Rinaldi, cioè ufficialmente il suo procuratore, nei giorni scorsi ha fatto tappa in Italia cercando di capire la volontà del suo assistito. Spiegando come sarà sempre a disposizione per esaudire i desideri del suo assistito che al momento non gli ha dato ancora il via per cercargli un'altra sistemazione. Dal Brasile, Rinaldi, ha fatto capire chiaramente quello che farà se sarà sollecitato dal suo assistito: 'Adriano è un giocatore della Roma, è felice di stare lì, ma se nel prossimo futuro dovesse dirmi di voler tornare in Brasile, io farei di tutto per poter lo accontentare'. A questo proposito c'è da credere che la Roma al momento non si metterebbe di traverso, del resto quando prese il brasiliano Borriello era ancora un giocatore saldamente del Milan e non c'era neppure uno spiraglio che facesse intravvedere un futuro giallorosso del giocatore napoletano.

(Corriere dello Sport - Edizione Roma)