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  • Roma, le pagelle di CM: Dzeko due perle salva Champions. Diawara, che errori

    Roma, le pagelle di CM: Dzeko due perle salva Champions. Diawara, che errori

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    Roma-Sampdoria 2-1


    MIRANTE 6,5: Si fa aggirare da Gabbiadini ma era difficile fare diversamente. Poi è attento su altri due tentativi doriani ed evita il peggio in un primo tempo che pensava di passare in modo più sereno. Anche nella ripresa è chiamato a rispondere ai pericoli in contropiede di Jankto e compagni. Il vice di Pau è sinonimo di affidabilità, il resto dei compagni mica tanto.

    BRUNO PERES 4,5: Tanta confusione, qualche solita corsa a perdifiato in avanti (ignorata dai compagni in due occasioni e oscurata da uno come Augello) e un paio di dormitine in difesa su calcio piazzato che fanno imbestialire Fonseca. Di terzini destri ora c’è abbondanza, ma probabilmente poca qualità visto che è questa la prima scelta. Per dimostrare di essere da Roma ci vuole qualcosa in più oltre i tatuaggi. E di occasioni ne ha avute già tante. (15’st Zappacosta 6: torna dopo una vita. E già sembra meglio di tutti i terzini visti finora. Anche se non ci voleva molto)

    IBANEZ 5,5: Esordio assoluto per uno degli ultimi acquisti di Petrachi. Il brasiliano parte a denti stretti cercando di spegnere sul nascere le brutte intenzioni di Gabbiadini. A parte i modi duri però dimostra di avere ancora poca confidenza con la serie A. Al 42’ si guarda Thorsby calciare a rete senza opporre resistenza. Qualche accortezza in più nel secondo tempo.

    SMALLING 6: Dovrebbe avere ancora ben salde le chiavi della difesa sulla cintura anche se sul disimpegno dal quale nasce l’errore di Diawara mostra troppa fretta. Poi pure lui balla troppo di fronte all’inedita verve di Gabbiadini anche perché gli arrivano tutti in volata. E in questo caso la colpa va a chi gli sta davanti. E’ l’unico che ha qualche alibi.

    KOLAROV 6:  Un po’ di paura nel primo tempo per un retropassaggio di testa e tanta fatica per superare un Depaoli in forma nazionale. Da ricalibrare anche il piede sui calci piazzati e sul cross. Insomma speravamo avesse in serbo qualcosa di più piccante per la ripresa. E’ tutto un altro Kolarov nel secondo tempo quando sfiora il gol e ribadisce di essere uno dei leader caratteriali di questa Roma. Su punizione coglie pure il palo. Comunque poco.

    VERETOUT 5,5: Un filrt acerbo con Diawara tanto che è Pastore spesso a dover correre indietro per dare una mano in regia. Il francese prova a  riscattarsi alla mezz’ora quando da fuori area trova l’angolino perfetto per il pareggio in un momento difficile. Un gol bellissimo di Air Jordan guastato dal fallo di mani di Perez visto al Var da Calvarese. E’ l’unica cosa bella fatta vedere da Veretout che imburra il centrocampo facendo scivolare verso Smalling mezza Samp.

    DIAWARA 4: Peggio di così non poteva ripartire. Dopo due errori di ricamo a centrocampo arriva il disastro che apre il corridoio per Gabbiadini. Un assist perfetto, ma dalla parte sbagliata. L’ex Napoli va in bambola e continua a regalare voucher in ogni parte del campo come al 27’ quando per poco non favorisce pure il raddoppio della Samp. (15’st Cristante 6,5: più ordine, meno impacci e quel lancio per il vantaggio)


    CARLES PEREZ 5,5: Il furetto catalano prova a mordere subito dopo il vantaggio doriano ma lo fa più con fame che con astuzia. Poi entra suo malgrado in Var quando Calvarese becca un fallo di mani involontario dal quale nasce il gol di Veretout. Tra quelli davanti dimostra la maggior freschezza, ma non basta per diventare il rimpianto del Barcellona.  (26’st Under 5,5: ancora fuori giri)

    PASTORE 5,5: L’argentino prende la trequarti sette mesi dopo l’ultima apparizione. Sarà la chioma lunga, sarà quello slalom al 10’. Ma in parte sembrava di rivedere El Flaco di Palermo, quello che aveva fatto innamorare la serie A e il Psg. Poi torna il Pastore romano anche perché prova la regia qualche metro dietro dove il centrocampo di Ranieri è più ruvido. Meglio quando torna a dialogare in avanti con Dzeko. (15’st Pellegrini 7: ci mette 4 minuti per regalare a Dzeko la palla del pareggio. Un lampo nel silenzio che cambia la partita)

    MKHITARYAN 5,5: L’armeno corre a vuoto per oltre 40 minuti se si fa eccezione per un tentativo centrale. Cade nella botola e non ne esce più fino al 44’ quando prova un incursione che mette apprensione alla Samp. Nella ripresa si sposta più nella zona centrale e fa valere l’alto tasso tecnico. Tutto un altro Miki però quello visto prima del lockdown.  (40’st Kalinic ng: si gode Dzeko)

    DZEKO 7,5: La inizia da capitano, la conclude da campione con due gol bellissimi che fanno respirare Fonseca e regalano speranze nella corsa all’Atlanta. Era stato suo il primo pericolo della ripartenza. Un colpo di testa al 3’ che trova Audero. Ma a far disperare il bosniaco è il paratone del portiere doriano qualche minuto dopo. Il cigno di Sarajevo poi finisce in uno stagno pieno di insidie. La gabbia di Ranieri funziona solo per un tempo. Nella ripresa reagisce da fenomeno. 

    FONSECA 6: La squadra sembra unita, come voleva il portoghese e come speravano i tifosi della Roma dopo le tante polemiche societarie. Ma disattenzioni ed errori non mancano, anche da parte del tecnico che spacca l’assetto tra i reparti. Il 5-4-1 di Ranieri finisce di nuovo per mettere nei guai il portoghese che si aspettava di vedere una Roma migliore rispetto all’andata. Nella ripresa azzecca il momento giusto per il trittico di cambi e ringrazia Dzeko. Ma ci sono parecchie cose da migliorare.

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