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  • Roma, le pagelle di CM: Mkhitaryan-Spinazzola sugli scudi. Pellegrini bello a metà

    Roma, le pagelle di CM: Mkhitaryan-Spinazzola sugli scudi. Pellegrini bello a metà

    Roma-Verona 2-1


    Pau Lopez 5,5: Scavalcato da Mirante, o almeno questo sembra. E scavalcato pure da Zaccagni dopo un’indecisione che dura un’eternità. Il rigore sembra evidente, ma l’arbitro Maresca lascia correre. Lo spagnolo regala una sensazione di incertezza anche in occasione del gol veronese. Dal post errore al derby non sembra più lui.

    Mancini 5,5: Cinque minuti per tornare al gol, ma la spara alta sopra la testa di Silvestri. Poi non ha vita facile con Zaccagni che gli sbuca spesso in velocità beffandolo a inizio primo tempo quando va a mettere sul tacco di Pessina la palla del 2-1.  Un errore grave che lo condiziona nel finale quando prende pure un giallo per frenare l’esuberanza del veronese. Prova a farsi perdonare cercando la rete chiudi partita ma spara su Silvestri.

    Ibanez 6,5: Ancora sulla pedana centrale a dirigere il traffico. Non ci sono stavolta Tir da arginare, ma un vortice di monopattini guidati da Verre, Lazovic e Zaccagni. Il brasiliano se la cava anche se in occasione del possibile rigore al Verona dorme un po’. Nella ripresa col Verona che fa suonare la  musichetta dello Squalo non perde mai la concentrazione regalando letture difensive di buon livello.

    Kolarov 6,5: Aleksandar ci riprova in un ruolo e in un modulo che in passato non gli ha portato troppe glorie. Lazovic lo mette in difficoltà in un paio di occasioni ma il risultato finale è un successo. Il serbo fa valere capelli bianchi e mascelle serrate contro il Gardaland veronese. E’ lui a (non) coprire Pessina in occasione del gol ma più che errore di Kolarov si può parlare di magia del veronese.

    Bruno Peres 5,5: Terza di fila per l’ex vagone di un treno che deragliava troppo spesso. Brunetto si è rimesso sui binari, ma nessuno lo avvicini nemmeno ai Pendolini di un tempo. La sbavatura sul gol di Pessina conferma qualche incertezza difensiva mentre in fase offensiva si dimostra arma preziosa come al 56’ quando mette sul piede di Dzeko il gol del potenziale 3-1. (21’st Zappacosta 6: vorrebbe dimostrare tanto, ma riesce a dare poco).

    Veretout 6,5: Bollente a centrocampo, glaciale dal dischetto. Air Jordan rimette le ali alla Roma pur non strafando come le ultime due uscite e accusando il calo fisico in una ripresa in cui a salire in cattedra sono Pessina e Veloso. Il francese resta in campo fino alla fine ma avrebbe bisogno di una settimana di riposo. Lo dimostra l’allungo al 90esimo che si esaurisce col fiatone.

    Diawara 6: Lo choc post quarantena è alle spalle. Il guineano non impressiona ancora come a inizio anno ma prosegue in un processo di crescita tattica e di disciplina che risulta fondamentale per gli equilibri del nuovo modulo. Resta, però, troppo spesso all’ombra del gioco di costruzione assumendo le sembianze . (21’st Cristante 6: Non apporta modifiche evidenti al prodotto finale)

    Spinazzola 7: Ha due buoni break nei primi minuti, poi cerca di arginare Lazovic arretrando necessariamente sulla linea dietro il centrocampo. Si fa rivedere davanti al momento giusto: a fine primo tempo quando mette sulla testa di Dzeko la palla del 2-0. Si accontenta nella ripresa pensando più a non subire che a far male e facendosi rivedere per un altro assist pro Dzeko.

    Pellegrini 6: Sente il doppio peso: quello del leader e quello delle critiche settimanali. Parte bene guadagnando un rigore di astuzia, ma quando gli arriva il pallone sui piedi sembra sentire quella pressione e finisce per non incidere come potrebbe. Nella ripresa ha l’occasione per aumentare il già altissimo dato di assist vincenti ma Mkhitaryan si fa beffare da Lazovic. Comunque ben al di sotto delle aspettative. (21’st Zaniolo 6: tutta un’altra cattiveria, anche troppa visto che si prende il primo giallo post infortunio per un intervento scomposto. Meno incisivo rispetto a Brescia anche perché il Verona gli concede poco spazio)

    Mkhitaryan 7:  L’Armenian Rhapsody prosegue senza sosta. Miki si conferma uno dei migliori pure stasera e alla mezz’ora spacca il palo della porta di Silvestri per poi scaricare da maestro il pallone a Spinazzola per il raddoppio romanista.  Meriterebbe il gol, ma Lazovic glielo nega con un salvataggio sulla linea incredibile. E’ argento vivo, è l’uomo in più. (43’st Perotti ng)

    Dzeko 6: I leoni possono digiunare anche 7 giorni, ma la fame di Edin non può più aspettare. Il bosniaco spezza l’apatia con il colpo di testa del 2-0 a fine primo tempo ma già in precedenza aveva mostrato segnali di risveglio con una regia offensiva di alto livello. Non esulta, stufo di critiche e voci di mercato. E quell’atteggiamento se lo trascina anche nella ripresa quando si divora due gol più per noia che per sfortuna.

    Fonseca 6,5: A specchio con Juric ha la fortuna di sfruttare due episodi positivi ma pure il merito di aver trasmesso sicurezza a una squadra che ha salutato da tempo il sogno Champions. La Roma è cinica e sfrutta tutti gli errori di un Verona che a fine partita può vantare un gioco più avvolgente ma meno concreto. Sembra aver trovato una quadra tattica, ma restano ancora troppi errori individuali. Anche sottoporta.

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