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  • Roma, le pagelle di CM: Olsen miracoloso. Che grinta De Rossi

    Roma, le pagelle di CM: Olsen miracoloso. Che grinta De Rossi

    ROMA-BOLOGNA 2-1


    Olsen 8
    : Soriano metterà la foto dello svedese nel mirino per le freccette. Il portiere è infatti protagonista nella notte in cui doveva fare da spettatore. Primi dieci minuti di paura: insapona un pallone su un cross alto, poi respinge bene un tiro da fuori di Soriano. Deve tornare sui tabellini al 35’ quando respinge centralmente sempre sull’ex granata e al 42’ quando evita un gol beffa su cross di Poli. Nella ripresa altra paratone su un missile deviato da Nzonzi.  L’impressione però è che con lo svedese in porta la difesa sia meno brillante. Forse solo un caso.  

    Florenzi 5,5: E’ diventato di una normalità assordante, colpa (a nostro modo di vedere) di una polivelenza portata all’eccesso che gli tolto tutti i superpoteri. Corre come al solito, ma non graffia più e a inizio ripresa sbaglia un assist facile facile per Dzeko in area di rigore. Balla tanto pure in difesa, anche quando lo punta uno come Poli che di certo non è Mark Lenders. Esce in un mix di fischi e applausi. (38’st Santon 5: inizio choc, si guarda Sansone mentre fa lo slalom in area)

    Manolas 6,5: Strappa foglie d’Edera dopo 5 minuti per rimediare a un errore di Kolarov poi prova a creare un pericolo di testa ma la palla finisce alta.  Resta sempre il meno balbettante di una difesa mai irreprensibile caricandosi sulle spalle problemi e angosce non sue. Solo per questo meriterebbe una clausola da 60 milioni. 

    Fazio 6: Non può bastare un gol per riabilitare l’ennesima prestazione da mani nei capelli. Lotta tra giganti con Santander, all’andata finì male per l’argentino. E pure stasera c’è da tremare. Emblematico segnale al 42’ quando Fazio alza le mani su un cross di Poli in cui tiene in gioco Edera.  Solo un avvisaglia della dormita che si fa su Soriano sulla fine del primo round e a inizio ripresa. Se mettiamo in serie gli errori stagionali finiamo dopodomani… 

    Kolarov 6,5: Pace fatta? Ancora no, ma la strada è quella giusta. Il rigore di ghiaccio segnato sotto la Sud sblocca una partita complicata, amara. Parte ingessato commettendo due errori di appoggio che facilitano le speranze bolognesi e alimentano qualche mormorio in curva. Arrivano applausi, invece, quando tampona su Soriano una ferita aperta da Kluivert. Poi il rigore del disgelo anche se resta qualche amnesia difensiva. 

    Cristante 5: Sbaglia tanto tantissimo nel primo tempo anche se mette sempre la punta del piede per portare a dare la giusta botta di remi in avanti. Gli avversari intuiscono le difficoltà di Bryan e lo puntano turno provocando un rapido collasso. Di Francesco lo lascia nello spogliatoio a riflettere sulla brutta serata. (1’st El Shaarawy 7: gli bastano poco meno di 10 minuti per prendersi un rigore netto dopo una giocata da magia con Dzeko. Poi diventa il pericolo maggiore di un attacco che necessitava di una botta faraonica)  

    Nzonzi 5,5: Vertice basso, troppo basso. E troppo lento. Sgonfia palloni quando c’è da impostare riducendo al minimo il raggio d’azione del centrocampo e pure in fase prettamente difensiva mostra limiti come al 43’ quando Santander lo sovrasta di testa. L’impressione è che il 4-3-3 si può fare solo con De Rossi. Nella ripresa infatti Di Francesco cambia modulo, ma il mood del francesone resta invariato. Ogni attacco centrale diventa un motivo di apprensione. Lo sveglia De Rossi ma sembra abbia una versione incompatibile coi nuovi software. 

    Pellegrini 6: Da tempo ha gettato via jeans e maglietta per indossare un bel completo che lo rende quasi sprecato così lontano dalla zona calda. A volte però dovrebbe tornare a sporcarsi un po’ anche perché Pulgar e Poli non sono tipi da serata di gala. Si desta timidamente nella ripresa ma sbaglia spesso i tempi del pressing. 

    Zaniolo 6: Leone contro le Iene, gazzella su Danilo che lo stende rischiando il rosso. Poi però si perde nella savana di una squadra messa male in campo. Slegato dai compagni, infastidito dal troppo clamore di una settimana indimenticabile nel bene e nel male. Nella ripresa impegna Skorupski, ma non troppo seriamente.  Sembra non stare simpatico agli arbitri, ma perché? 

    Dzeko 6: Regia d’attacco come al solito impeccabile, ma quando arriva in quella che dovrebbe essere la sua zona di caccia inciampa come un dilettante. Entra comunque tra i protagonisti quando flippera con El Shaarawy in area in occasione del rigore. Per farlo ruggire serve la musichetta della Champions? Potremmo passare l’idea allo speaker dell’Olimpico. 

    Kluivert 4,5: Altra chance per ricordare al mondo che di Kluivert non c’è solo Patrick. Nel primo tempo però si fa notare solo (o quasi) per un errore sulla trequarti che innesca un pericoloso contropiede. Difficile fare peggio del dirimpettaio Mbaye, lui ci riesce ed evapora di nuovo nella fumosa illusione di una stella che ancora non c’è. Vorrebbe Barcellona, da turista?  (23’st De Rossi 7: Ovazione quando entra, doppia ovazione quando richiama all’ordine Florenzi, triplo godimento quando svetta di testa per aprire la strada del 2-0. Giocatore di un’altra tempra, clonatelo. O compratene uno almeno simile)

    Di Francesco 6: Primo tempo alla bolognese, nel senso che ci ha ricordato l’oscena Roma dell’andata. Poi cambia modulo e qualcosa in più ottiene. Deve ringraziare però San Olsen e la Dea Bendata che stavolta ha guardato verso la capitale. La corsa al quarto posto resta dura. Possibile che serva De Rossi per svegliare una squadra di questo livello? 

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