Calciomercato.com

  • Roma, le pagelle di CM: Pau Lopez salva-derby, Kolarov ex al veleno

    Roma, le pagelle di CM: Pau Lopez salva-derby, Kolarov ex al veleno

    • Francesco Balzani
    LAZIO-ROMA 1-1 

    Pau Lopez 7
    :  Sarà un’annata di lavori forzati, oggi una giornata di pali baciati. Soffia subito sul destro di Leiva che lo coglie dalla distanza, poi senza una ragione regala un pallone coi piedi a Correa. Per poco non finisce nella storia dei derby dalla porta sbagliato. Si rifà ampiamente con le mani quando leva a Immobile il gusto del pareggio. Poi ancora pali benedetti alternati a miracoli come quello su Correa al 65’. Decisivo, pali annessi. 

    Florenzi 7: La maledizione del terzino diventa peggio di un tormentone estivo di Baby K. Non ce la fa a cambiare ruolo per un motivo o per l’altro. Parte con un’entrata da derby vero e con una diagonale su Immobile che evita un patatrac. Come accaduto col Genoa disperse sudore e grinta sul prato dell’Olimpico risultando ancora una volta uno dei più attenti nella doppia fase seppur con i consueti mancamenti dovuto alla stanchezza. Capitano fino all’ultima goccia. (43’st Diawara ng)

    Mancini 6: Correa è un’insidia da allerta 5. Il vento è forte nei primi venti minuti e qualche spiffero arriva dentro l’area ma Gianluca alza il bavero senza la paura che ci si potrebbe aspettare a un derby d’esordio dopo una vita in provincia. Quando il vento diventa uragano (nella ripresa) però pure la casa dell’ex atalantino viene spazzata via. Sembra più sul pezzo comunque del compagno di reparto. 


    Fazio 5,5: Il lupo non perde la barba e nemmeno il vizio. Immobile trova spesso e volentieri la porta spalancata ma per fortuna va a sbattere sui pali. Una fortuna che l’argentino getta via visto che pure nella ripresa le praterie sono degne di film western anni ’60. Sul gol di Luis Alberto rientra tra i maggiori responsabili. 

    Kolarov 6,5: Sembrava un derby già da dimenticare. Si ritrova, infatti, il motorino Lazzari di fronte senza la copertura di Florenzi. Costretto a seguirlo di soppiatto sbaglia un appoggio maldestro dopo 5 minuti che favorisce un contropiede potenzialmente letale. Poi però arriva il rigore, e su quelli il serbo potrebbe aprire un corso intensivo per praticanti. Glaciale prima e dopo, letale per i suoi ex tifosi proprio come un anno fa. Poi fa il leader in stile Vinnie Jones in The Mean Machine, ma la faccia da duro non basta. Sopratutto in fase difensiva.  

    Cristante 5: La Lazio arriva spesso al tiro proprio quando si sposta dalle sue parti. Ma in fase di copertura conosciamo pregi e difetti di Bryan. Il problema è che pure in fase di costruzione lascia spesso a desiderare. Portatore di flemma quando servono fiamme. Ha l’alibi del ruolo, da tempo. Nel finale perde un pallone da Milhouse, per fortuna c’è fuorigioco.  Possibile che Veretout e Diawara siano così indietro? 

    Pellegrini 6: Poco meno di un anno fa si prese il derby di tacco. Stavolta col tacco frena un insidioso taglio offensivo della Lazio. E’ cambiato il ruolo, sono cambiati i progetti. Gioca per un’ora un derby dignitoso, senza perdere la calma ma perdendo qualche pallone di troppo. Poi quando il ritmo diventa martellante Lorenzo sbanda pericolosamente. Meglio quando la Roma nel finale prova a tirare fuori le unghie. Non è un caso.  Resta al momento il centrocampista che regala maggiori garanzie a Fonseca. 

    Under 5,5: Lo vedi poco, lo senti quando meno te lo aspetti anche quando c’è da andare a pressare il portatore di palla. Ciò che ti aspetti però è che il turco faccia salire tutti sul suo tappeto magico nell’area avversaria. Ci prova a inizio ripresa, ma fallisce l’atterraggio. Ci si aspettava di più, molto di più. (22’st Pastore 6: il ritmo è forsennato, non il massimo per il suo tenore di gioco. Tenta due tocchi felpati in direzione Dzeko)

    Zaniolo 6,5: Chi ha fatto palo? Zaniolo, due volte. Due maledette volte.  L’ultimo derby lo ha vissuto quasi da spettatore non pagante. Questo lo inizia da protagonista. Risponde a Leiva cogliendo un legno da mani nei capelli dopo aver scherzato con la difesa laziale. Si ripete poco prima della mezz’ora. Nella ripresa nemmeno il tempo di rimettersi seduti che Nicolò il predestinato sfiora la traversa prima di gettare al vento un contropiede che si era costruito. Esce zoppicando, pure lui. (34’st Santon ng : ce la mette tutta, e prende un giallo)

    Kluivert 5,5: Dalla panchina al campo, ha l’occasione per far ricredere tutti ma commette sempre gli stessi, non più perdonabili, errori. E’ bravo a saltare l’uomo, lo sappiamo. Lo vuole far capire in maniera quasi ossessiva ignorando i compagni. Resta un po’ a sorpresa in campo, e cambia atteggiamento mantenendo se non altro i nervi tesi al punto giusto. 

    Dzeko 5,5: Il suo derby inizia al 15’ quando guadagna un rigore sacrosanto con la furbizia di chi la sa lunga. Inizia lì il suo derby, ma poi si prende una lunga pausa anche perché impegnato ad aiutare in fase di ripiego. Si riaffaccia nel finale quando prova con un paio di strappi ad alzare un baricentro troppo basso grazie ai filtranti di Pastore. Un po’ troppo elementare come tattica per far male.   

    FONSECA 6: “Gioca” il derby in completo da aperitivo total White e subisce immediatamente la sfiga di dover smontare l’assetto tattico con Florenzi esterno a sinistra. Il contraccolpo si fa sentire, ma la fortuna aiuta gli audaci. E Paulo lo è. Almeno nella prima ora. Poi tornano gli incubi: difesa ballerina, infortuni muscolari, poca concentrazione. Sicuri sia andato via Di Francesco? Legge bene il finale.

    Altre Notizie