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  • Roma, le pagelle di CM: Under, cose turche. Dzeko scaccia le streghe

    Roma, le pagelle di CM: Under, cose turche. Dzeko scaccia le streghe

    ROMA-BENEVENTO 5-2

    ALISSON 6: Ha parato di tutto di più, dalle voci di mercato ai tiri degli avversari. Quello di Guilherme era impossibile da prendere pure per Spider Man. Non è più impegnato, se non quando deve liberarsi di piede con la solita finta e quando regala sempre coi piedi una palla a Viola che per poco non lo beffa da centrocampo. Poi arriva pure i bis di Brignola, pure qui poteva poco o nulla.  Tra tanti clean sheet, questa porta “sporcata” dal piccolo Benevento fa rabbia.  

    FLORENZI 6: Pure lui resta sulle sue quando il Benevento miracolosamente trova il gol del vantaggio. Dopo però è uno dei pochi a provare a spezzare il tempo di giocata e ad aggredire la fascia. Lo fa però con confusione, lasciando sin troppo spazio a Letizia e faticando a ritrovare la posizione. La carica da capitano arriva nella ripresa, ma si riaddormenta su Brignola pure lui. 

    MANOLAS 5,5: Guilherme gli fa ballare il sirtaki dopo 7 minuti anche se Kostas in quell’occasione doveva essere aiutato da uno dei due registi. Le difficoltà nel tenere a bada Brignola e lo stesso brasiliano però si fanno notare pure qualche minuto dopo. Oltre al solito, atavico danno di impostazione che regala palloni su palloni agli avversari. Altra dormita su Brignola. Insomma, non una bella serata per lui.   

    FAZIO 6,5: D’Alessandro gli sfugge come il soldato Scanna in 365 giorni all’alba. Il Comandante va in affanno quando l’ex romanista decide di ballare tra le linee, ma poi trova la forza di mettere tutti in punizione quando al 25’ svetta in area avversaria. Nella ripresa trova maggiore serenità. 

    KOLAROV 6: D’Alessandro gli fa sentire tutto il peso degli anni dopo pochi minuti e a fine primo tempo regala un corner dopo un’incomprensione con Alisson. Il serbo ricambia l’offesa subita con un cross perfetto per la testa di Fazio, ma è davvero poco rispetto alle gesta di inizio stagione di Aleksandar Magno. Nonostante la stanchezza però risulta uno degli ultimi a mollare. La qualità di giocata è sempre alta. 

    STROOTMAN 6: Riprendiamo la filmografia di Kevin da regista. Buon esordio a San Siro, poi più fischi che applausi. Pure stasera ci mette un tempo per prendere confidenza col nuovo ruolo e limitare la voglia di impresa dei colleghi campani. Nella ripresa alza il livello di frenesia e col gambone arpiona bene un paio di palloni ridando smalto al reparto e al suo nome.  

    GERSON 6,5: Regista con foulard e modi gentili, troppo gentili all’inizio. Il piccolo brasiliano perde lo scontro col connazionale più esperto (Sandro). Tagli prevedibili, poco filtro. Poi prende coraggio e strappa pure applausi quando in scivolata uccide i tentativi di bis del Benevento. Nella ripresa Tra tanta confusione pare il più lucido e nella ripresa rimette Sandro al suo posto. 

    UNDER 8: La mezzaluna di Cengiz trova qualche eclissi, ma nel primo rappresenta l’unica luce offensiva nel buio totale di una Roma in difficoltà. Il piccolo turco parte forte e mostra i soliti numeri d’alta scuola e una corsa non sempre accompagnata dal resto della squadra.  Qualche errore di gioventù continua a commetterlo, ma la corsa con cross al bacio per Dzeko e il tris che chiude una gara più complicata del previsto fa risplendere di nuovo la mezzaluna in un Olimpico che comincia ad amarlo sul serio.  Il poker è un dolcetto di tutto rispetto, adeguato per ripagare i tifosi dal freddo preso. Che bravo Cencio, bravo a cancellare le critiche. Anche le nostre. Iturbe chi?  (37’st De Rossi ng: torna finalmente in campo. Servirà come il pane)

    PEROTTI 6: Nel primo tempo si fa apprezzare per due cose: una diagonale difensiva e un recupero centrale. Paradossale, tanto che Di Francesco gli urla spesso di salire. Nella ripresa Il Monito si sposta, e sposta gli equilibri offensivi. Perfetto l’assist per Under che riscatta una gara non tra le migliori dell’argentino. (43’st Schick ng: il nuovo ritorno di Patrik. Ora deve sbocciare pure lui) 

    EL SHAARAWY 5,5: Il primo ruggito dopo il morso del Benevento è suo, ma come spesso capita la mira non va. Il Faraone riprova ad alzare la cresta in due occasioni ma trova Puggioni reattivo. Di quelli davanti è il più pericoloso, ma resta uno score da giocatore normale. (11’st Defrel 6,5: la pazza voglia di trovare il primo gol romanista, arriva su rigore nel finale) 

    DZEKO 7: Fa tutto di testa, errori e gol compreso. Dopo un quarto d’ora dà un segnale di vita con un colpo di testa che impegna seriamente Puggioni. Altro bip, sempre di testa, al 21’ ma stavolta è Viola a lasciargli i crampi allo stomaco. Nella ripresa ancora di testa prova a rompere il digiuno. Spezza la fame al 15’ a porta vuota, su un cross perfetto di Under. Un boccone dolce che gli ridà zucchero in corpo. 

    DI FRANCESCO 7: Un brodino caldo caldo che vale un sorpasso bollente sulla Lazio. La Roma però è ancora un po' malata, ed Eusebio lo sa. Il piccolissimo Benevento mette una paura folle ai giallorossi nel primo tempo e per poco non compie l’impresa. La Roma, detto delle tante assenze, sembra slegata e prevedibile anche col nuovo modulo tanto invocato. Nella ripresa si sveglia e fa valere il tasso tecnico superiore. Bravo a credere in Under, bravo pure nei cambi stavolta. Convalescente, ma in ripresa. 

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