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  • Roma, le pagelle di CM: Zaniolo non è più baby. Finalmente Schick!

    Roma, le pagelle di CM: Zaniolo non è più baby. Finalmente Schick!

    Roma-Sassuolo 3-1

    Olsen 6: Lascia orfana la porta dopo nemmeno un minuto ma per fortuna recupera la posizione giusto in tempo per non far entrare Berardi in casa. E’ l’unico intervento di un primo tempo da sbadigli dopo le imprese di Torino.  Ancora meno lavoro nella ripresa quando ha solo da sistemare bene i compagni su calcio piazzato e da raccogliere in fondo al sacco il gol di Babacar che lo supera senza problemi. 

    Florenzi 6,5: Lancio ad hoc per Schick in occasione del rigore che vale tanto vista l’inerzia del match. In difesa però soffre le discese di Dell’Orco tanto da beccarsi un giallo di frustrazione. Ripete la pennellata per Schick nella ripresa, ma il ceco è poco cattivo. Dopo Genoa e Juve serviva una prova convincente, ma la strada da ricostruire dopo l’alluvione necessita ancora di tanto lavoro.  

    Manolas 7: Impone fisico ed esperienza pappandosi Babacar con una facilità imbarazzante. Questa sera non ha nemmeno il compito di dover soccorrere continuamente i compagni. Prova senza macchie, senza un sussulto. Il greco è uno degli ultimi top player rimasti in Italia, gli si applichi una clausola adeguata. Raiola o non Raiola. 

    Fazio 6: Berardi si veste da Ant Man e prova a nascondersi tra le gambone dell’argentino che però lo sgama dopo qualche minuto annullandone pericoli e velleità. Finalmente una serata serena almeno fino al 90’ quando si perde Babacar, ma non sarà sempre così facile. Un sorriso in più per aver ritrovato tra i titolari pure l’amico di sempre Perotti.  

    Kolarov 6,5: Dosa gli ingredienti per non esagerare in sapidità e dolcezza. Bravo nel costringere Marlon sulla difensiva, meno attendo su qualche assalto di Berardi. Promettente l’intesa con Perotti già intravista nel finale della partita di Torino con la Juve. Mantiene calma e senso civico in un momento di certo non facile per la Roma e nella ripresa prova a chiudere i giochi. 

    Nzonzi 6,5: Solito ping pong a centrocampo che in situazione di vantaggio diventa un’arma fastidiosa per gli avversari. In più ci aggiunge una serie di recuperi difensivi mai banali. Il francese non è uno che fa innamorare, ma ha la capacità di tenere caldo il focolare domestico. 

    Cristante 7: L’aria da matricola al primo giorno di scuola se l’è definitivamente tolta. Bryan ormai è inserito nel gruppo e nel gioco, e col passare dei giorni ha accettato di spostarsi di banco. Preziosissimo in fase di copertura, bravo ad impostare in verticale. Gli manca qualche metro per vedere meglio Consigli ma col tempo (e col rientro di De Rossi) magari arriverà. 

    Under 6: Via i capelli davanti e gli occhi, da perdonare c’è più di una prestazione negativa. Sfiora il palo dopo venti minuti, ed è di fatto l’unico lampo del primo tempo.  Dei tre davanti è quello più apatico. Nella ripresa assiste bene Zaniolo Schick e arriva al tiro trovando però le cosce degli avversari. Prova a trovare la gioia pure nel finale ma Consigli si supera. 

    Zaniolo 7,5: Urla tutta la gioia di un 19enne che ha meritato questo momento senza raccomandazione, ma con tanto tanto merito. Un gol di classe che fa da contraltare al momento no di Nainggolan. Cenone e pranzo non gli sono rimasti sullo stomaco. Corre come al solito garantendo dinamismo e capacità di inserimento. Gli mancava il primo gol in serie A che cerca con un bel taglio dopo mezz’ora e con un tu per tu un po’ imbarazzato. Poi arriva la magia a inizio ripresa. Col ritorno di Pellegrini potrebbe ritrovare qualche panchina ma l’apprendistato di questo mese è tanta roba. (19’st Pastore 6: tutto un altro ritmo, in senso negativo. Zaniolo e Pellegrini lo hanno sovrastato. Ma l’andamento nella ripresa è così tranquillo che ci si ritrova senza problemi)

    Perotti 7: Da Bologna al Sassuolo, una pausa lunga una vita prima di rivedere il Monito tra i titolari. Ma bastano solo 7 minuti  per tornare a festeggiare sotto quella Sud che lo acclamava. Un rigore di ghiaccio e muschio che interrompe una lunga sofferenza. Il più bel segnale però arriva quando, insieme a Kolarov, restituisce un senso alle manovre di fascia della squadra di Di Francesco. Ci mancavi. (23’st Kluivert ng: un altro 1999, ma rispetto a Zaniolo ha ancora qualche tassello di maturità da riempire)

    Schick 7,5: Finalmente segnali dal pianeta Patrik: al 5’ aggancia alla perfezione un lancio di Florenzi e si guadagna un rigore intelligente, poi segna un gol da bomber di razza quando scarta Consigli e Marlon prima di alzare le braccia al cielo. Poco prima era partito in gioco da attaccante puro al 15’ ma il guardalinee lo blocca sul più bello. Molto attivo dopo mesi di letargo immotivato, pure troppo quando per poco non infila in porta un autogol clamoroso. Torna lo Schick di un tempo quando si pappa un gol di testa facile facile.  Fa vedere più roba oggi che nell’anno e mezzo precedente. (31’st Dzeko ng: stavolta non si è sentita la sua mancanza)

    Di Francesco 7: Contro il suo passato per renderemo meno pericoloso il futuro. Gli riesce tutto alla perfezione anche grazie alle risposte dei singoli che finora lo avevano tradito. I suoi ragazzi ci stanno con la testa impostando bene già in fase di pressing e mantenendo sempre la calma. Ha la grande capacità dei protagonisti dei film anni ’90: sembra spacciato, ma non si arrende mai. E i titolari stanno pian piano tornando. Ha senso cambiare ora? 

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