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  • La Roma sfiora l'impresa, ma il 4-2 non basta. In finale sarà Real-Liverpool

    La Roma sfiora l'impresa, ma il 4-2 non basta. In finale sarà Real-Liverpool

    Niente da fare per la Roma, stavolta l’impresa non riesce agli uomini di Eusebio Di Francesco che non ribaltano il 5-2 subito ad Anfield e si fermano a solo un gol dalla storia vincendo per 4-2 contro il Liverpool nella semifinale di ritorno di Champions League ma venendo eliminati.

    Due volte sotto, due volte in pareggio, e una in vantaggio anche per due gol, ma troppo tardi per poter sognare il miracolo come successo con il Barcellona nei quarti di finale. Il rigore del 4-2 trasformato al 93esimo è una beffa perché lascia ancor più l’amaro in bocca e manda in finale al triplice fischio il grande ex Mohamed Salah.

    Una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre, ma che ha visto la Roma pagare a caro prezzo gli errori individuali. Il primo al 9’ quando Nainggolan perde una palla sanguinosa e lancia in campo aperto Manè che fredda Alisson. Neanche il tempo di esultatre per l'autogol di Milner dell'1-1 che arriva il secondo svarione con Dzeko che di testa regala il 2-1 Wijnaldum. Nella ripresa è monologo Roma con Dzeko che trova presto il 2-2 che rimette in partita i suoi. Il Liverpool però resiste e crolla solo nel finale con Nainggolan che prima trova un destro che si stampa sul palo prima di insaccarsi e poi lo stesso centrocampista belga che trova il 4-2 dal dischetto. Tante le polemiche (LEGGI QUI LA MOVIOLA) ma la Road to Kiev si è ufficialmente conclusa e il percorso che porta la Champions League alla finale del 26 maggio nella capitale ucraina ha visto il Liverpool e non la Roma unirsi al Real Madrid.
     

     

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