Luis Enrique è già sul banco degli imputati dopo l'eliminazione prematura dall'Europa Legaue e l'inatteso cambio di Totti a metà ripresa. Lo spagnolo, in sala stampa, rivendica pero' la bontà delle sue scelte: "Rifarei la stessa scelta. Era la migliore che potessi fare in quel momento per la squadra".

 

"Sono responsabile di questa situazione, ho cercato la soluzione migliore. Ribadisco che ho la responsabilità di un gruppo e non di un solo giocatore. I tifosi sono liberi di criticarmi, rispetto il loro pensiero ma io ho la responsabilità del risultato.Francesco è un giocatore del gruppo e io sono felice di allenarlo. In questo momento sono triste anch'io come i tifosi anche perché il risultato è bugiardo. La squadra ha avuto tante occasioni e non è riuscita a concretizzarle. Bisognava segnare di più. Ma questa è una squadra comunque destinata a crescere".

 

"Il giorno che la squadra non dovesse più seguirmi è inutile che rimanga, accetto le mie responsabilità. Anche Sacchi ebbe problemi all'inizio al Milan? E' un onore essere accostato a Sacchi ma la situazione è diversa. Futuro? Stiamo cercando una nostra identità di gioco e continueremo a lavorare per averla. Non vogliamo imitare il Barcellona ma sono fiducioso di riuscire a dare una giusta mentalità alla squadra. Stasera abbiamo giocato contro una squadra impostata in difesa e che giocava solo il contropiede e noi li abbiamo chiusi nella loro area, ma non abbiamo segnato. Abbiamo molti aspetti da migliorare, dalla circolazione della palla alla finalizzazione: sono qui da un mese, non ho la bacchetta magica o formule segrete per cambiare questa squadra, l'unica formula per me è il lavoro".