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  • Roma: niente scommesse, solo giocatori pronti. Come è diverso Petrachi da Monchi e Sabatini

    Roma: niente scommesse, solo giocatori pronti. Come è diverso Petrachi da Monchi e Sabatini

    • Mattia Anconetani
    Al contrario dei suoi predecessori, Sabatini prima, Monchi poi, tanto decantati e etichettati come grandi scopritori di talenti o vincenti, Petrachi entra a Roma in punta di piedi, senza troppe aspettative, con grande normalità, mettendo tutti con i piedi per terra, poche illusioni, poche favole, ma realtà e concretezza.
    Il modo di strutturare il lavoro è completamente diverso, la Roma ha scelto una nuova linea: non si programmerà più con un un occhio al futuro, bensì concentrati sul presente, cercando sul mercato certezze e non scommesse.

    IL PRESENTE PRIMA DEL FUTURO - Se la Roma del passato e i suoi ds avevano puntato su un progetto futuribile, il nuovo direttore sportivo Petrachi penserà prima al presente, l'operazione Spinazzola-Luca Pellegrini con la Juventus ne è l'emblema. Un giocatore di venti anni con poche partite giocate nella massima serie in cambio di uno di ventisette che conosce meglio il campionato. Probabilmente si perde qualcosa in prospettiva, ma si guadagna nell'immediato. Si cercano giocatori pronti subito e non tra due o tre anni. Per rialzarsi in fretta è necessario ragionare così, sacrificando qualcosa per raggiungere il fine desiderato il prima possibile. Questo non significa che la Roma non cercherà giovani durante il mercato, anzi, vuole solo essere certa che siano immediatamente arruolabili e utili.

    PIÙ CERTEZZE E MENO SCOMMESSE  - I nomi in orbita Roma sono tutti giocatori noti al calcio italiano o per lo meno europeo, come già detto, calciatori già pronti, da Alderweireld, finalista in Champions League e titolare della nazionale belga, al neo arrivato Pau Lopez, terzo portiere della Spagna, passando per Mancini dell'Atalanta e Veretout della Fiorentina, fino al Pipita Higuain che resta uno dei numeri nove più forti in circolazione.
    Comprare in Italia garantisce di acquistare professionisti già addentrati nella realtà della serie A. Evitando così di portare in maglia giallorossa giovani prospetti sconosciuti, scommesse che la Roma non può permettersi di perdere, come accaduto nelle precedenti gestioni sportive con Schick, Iturbe, Pastore, arrivati tutti con operazioni da oltre 30 milioni e senza il desiderato rendimento, nonostante conoscessero già il campionato italiano dopo le esperienze con Sampdoria, Hellas Verona e Palermo. Oppure Uçan, Piris, Josè Angel, i recentissimi Coric e Bianda, arrivati da campionati poco allenanti come quello turco, croato e serie minori come Segunda Divisiòn (spagnola) e Ligue 2 (francese). Acquistati per cifre non troppo esose ma che si sono rivelati poco utili alla causa. Qualche scommessa è stata vinta, come per Manolas, Marquinhos o Pjanic, approdati a Roma per pochi milioni di euro da Grecia, Brasile e Francia e rivenduti a cifre importanti, altre però non sono state positive e in questo momento c'è bisogno più che mai di certezze.

    BALDINI - Cambio di rotta anche sul fronte Franco Baldini, fedele consigliere del presidente Pallotta, negli ultimi tempi al centro di numerose polemiche, specialmente dopo i saluti di De Rossi e Totti e le loro dichiarazioni. Ma anche Sabatini e Monchi rimasero infastiditi dalla sua presenza, dal suo potere decisionale nelle trattative di calciomercato. Petrachi invece ha detto chiaramente che per lui sarà un' importante risorsa, "un uomo con tante conoscenze nel mondo del calcio non potrà che essermi utile" queste le parole del ds salentino durante la conferenza di presentazione.

    SENZA TOTTI E DE ROSSI - Negli ultimi vent'anni la Roma ha sempre avuto i suoi simboli, romani e romanisti, Totti e De Rossi conoscono la piazza meglio di chiunque altro e senza alcun dubbio sono stati linee guida per chi si trovava a lavorare in un nuova e complessa realtà come quella della capitale.
    Petrachi dovrà ambientarsi da sé, solo, conoscere e comprendere la città eterna e le esigenze dei tifosi, il modo particolare e intenso in cui vivono la loro squadra. Nel primo approccio è parso determinato e al quanto convincente, ma ora il mercato entra nel vivo e a suon di colpi e trattative dovrà confermare quanto promesso.

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