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  • Roma, nuova minaccia No vax: un milione in piazza!

    Roma, nuova minaccia No vax: un milione in piazza!

    • Alfredo Gigliotti
      Alfredo Gigliotti
    Dopo i disordini causati circa un mese fa alla sede CGIL, un nuovo corteo No vax assalirà le strade di Roma, e più precisamente l’arena del Circo Massimo. Il tutto avverrà sabato 20 novembre intorno alle ore 15, capeggiato da Nicola Franzoni, leader di Onda popolare che il 30 settembre al programma radiofonico “La Zanzara” inneggiava a “un colpo di stato per riappropriarsi del Parlamento”. L’imprenditore ligure, già denunciato per gli accaduti di Piazza del Popolo, era inoltre già stato fermato dalle forze dell’ordine a Città della Pieve, nell’agosto scorso, in prossimità dell’abitazione dell’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi.

    “Liberiamo l’Italia: un milione in piazza!” recita lo slogan in rapida diffusione sulle varie piattaforme social e su Telegram in particolare, spesso seguito dall’hashtag #Draghistan. I motivi della rivolta sono facilmente riconducibili al desiderio di abolire il green pass attraverso una propaganda dal notevole impatto sul suolo capitolino. Da giorni, infatti, a Roma girano furgoni pubblicitari inneggianti la protesta imminente, mentre sui muri della città sono stati affissi gli appositi manifesti. La Digos sta prendendo tutte le precauzioni del caso vegliando sui preparativi, così da non ripetere l’errore di sottovalutare la rivolta come accaduto in occasione dei disordini di Piazza del Popolo.

    A tal proposito anche la Procura di Torino si è mossa in anticipo, indagando su alcuni canali Telegram e nello specifico la chat “Basta dittatura” dove gli esponenti delle frange più estreme del movimento si sono lasciati andare a frasi minacciose del tipo “Appena distruggeremo la dittatura finiranno tutti a piazzale Loreto”. Non mancano, infine, intimidazioni più concrete come “Andiamo in piazza a tirare le bombe!”, “Ammazziamoli!” o ancora “Tiriamo l’acido ai poliziotti”, su cui gli inquirenti si stanno maggiormente focalizzando.

    La tensione dunque è massima, e sebbene sia difficile ipotizzare un milione di manifestanti a Circo Massimo, non sono comunque da escludere – ancora una volta - problemi di ordine pubblico.

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