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  • Roma, Pallotta: 'Qualcuno pensa che sia stupido, ma non lo sono. Che lotta per lo stadio!'

    Roma, Pallotta: 'Qualcuno pensa che sia stupido, ma non lo sono. Che lotta per lo stadio!'

    Il presidente della Roma, James Pallotta, ha parlato durante un incontro all'universita LUISS: "Qualcuno mi considera come lo stupido americano che viene in Italia per comprare la Roma. Io, però, spero di poter dare qualcosa indietro alla comunità e alla città, non solo alla Roma: mi sento responsabile per entrambe. Da quando ero al college, sapevo di essere un grande studente perché facevo sempre domande. Quando sono arrivato per la prima volta a Trigoria, la prima cosa che ho fatto è stato fondare un programma per i licei romani. In America l’ho fatto con molti college. Noi abbiamo istituito un programma con tutor che potessero dare la possibilità di avere un diploma e dare la chance di andare in un college e avere un’educazione, senza che sia importante dire: io sono del Chelsea, del PSG o della Roma. Nelle università di Roma abbiamo molti studenti che studiano materie inerenti lo sport. Abbiamo dei piani con Roma Cares e Football Cares, ci potranno essere delle possibilità. Vogliamo un’amichevole con il Real Madrid al Circo Massimo, o un concerto live al Colosseo, basta una chiamata in America. Questi sono eventi che possono portare milioni di euro alla città e che possono permettere a voi ragazzi di avere un’educazione. È una cosa che non avviene tutti i giorni". 

    QUESTIONE STADIO - "Il nome dello stadio da dare al main sponsor? È sbagliato collegare il main sponsor allo stadio. All’inizio qui nessuno pensava che potessimo fare uno stadio. Abbiamo lottato, ci sono stati rinvii. Noi siamo concentrati sul lato commerciale. Abbiamo parlato con varie compagnie nel mondo, non per lo stadio, ma per l’attrezzatura. C'è voluto molto tempo. Nei prossimi mesi ci concentreremo sulla maglietta, sono molto contento della nuova maglia e della nuova stagione. All’inizio abbiamo speso diversi milioni per la squadra e per la città. Noi abbiamo una grande responsabilità per la comunità, perché ne facciamo parte. Ma questa è la mia squadra, abbiamo fatto un grande lavoro e possiamo fare meglio. Nella mia vita ho fatto tante conversazioni che non portavano a nulla, erano chiacchiere. Voi dovete rialzarvi, perché altrimenti la vostra generazione verrà distrutta".

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