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  • Roma, parla Mancini: 'Non mi sembra di aver cambiato squadra. Fonseca? Belle le sue parole. Sull'Europeo...'

    Roma, parla Mancini: 'Non mi sembra di aver cambiato squadra. Fonseca? Belle le sue parole. Sull'Europeo...'

    Gianluca Mancini, difensore della Roma, parla al Match Program in vista della sfida contro il Verona: "La gioia del primo gol è una emozione indescrivibile. Per noi difensori segnare è una cosa in più, andare a segno la domenica è super emozionante. Come ho già detto lo aspettavo da tanto, e segnarlo all’Olimpico, con la maglia della Roma, è stata una bella emozione. A freddo rivivo le stesse emozioni vissute a caldo. Sono un ragazzo così…". 

    SULLA DIFESA - "La solidità arriva grazie all’apporto di tutti. Sia nel reparto offensivo sia in quello difensivo dove cerchiamo di mettere in pratica quello che ci dice il mister. È importante raggiungere l’equilibrio, dobbiamo continuare ad allenarci sempre al massimo per fare sempre meglio". 

    SU FONSECA - "Quello che dice il mister mi fa piacere, sono giovane, mi hanno sempre etichettato come “giovane vecchio”. Io non lo ho mai considerato un difetto ma un pregio, così lo sento. Mi piace prendermi delle responsabilità, magari anche sbagliando e sentendo qualche critica. Fa parte del mio gioco. In squadra bisogna essere in tanti che non hanno paura di esporsi, e siamo fortunati perché la Roma ha davvero tante di figure in grado di prendersi responsabilità. In squadra prendo spunto dai giocatori più esperti, dai vari Florenzi, Kolarov, Dzeko e Fazio. Se il mister pensa questo di me è perché me lo sono conquistato ed è un piacere". 

    SULL'INSERIMENTO - "Il mio inserimento da luglio è stato facilissimo grazie ai miei compagni, a me non sembrava di aver cambiato squadra. È stata una cosa fantastica. Mi hanno aiutato e consigliato. Devo ringraziare tutto lo staff del mister che lavorano al 110%, come noi, per aiutarci a migliorare".

    SULLA NAZIONALE - "Il gruppo che si è formato in Nazionale è grandissimo. Il mister è stato bravo all’inizio a ricostruire la squadra aggiungendo dei giovani, sarebbe anche potuta essere una scelta sbagliata. Ha creato un bel mix di giocatori esperti e giovani che mettono entusiasmo. Essere convocati in Nazionale non è cosa da poco; vent’anni fa per vestire la maglia azzurra dovevi avere alle spalle tante gare di Serie A, oggi per fortuna le cose sono cambiate, e noi portiamo entusiasmo. I “vecchi” ci aiutano capire l’importanza di vestire quella maglia. Il gruppo che andrà agli Europei lo farà il mister e vedremo cosa farò io".

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