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  • Roma, Pjanic in panca: Real e Barça...

    Roma, Pjanic in panca: Real e Barça...

    • Valerio Nasetti

    La Roma e Pjanic hanno un rapporto complicato. Molto. Oggi è rientrato con un giorno di ritardo dal ritiro della Nazionale (problemi di aerei...) e stamani alle nove è arrivato a Trigoria per l'allenamento: ha atteso speranzoso il fratino verde da Zeman (quello dei titolari), ma alla fine si è dovuto accontentare della casacca rossa destinata alle riserve. Di solito (sempre in questa stagione) chi è fuori dalla formazione titolare il giovedì, non gioca la domenica. Per il bosniaco è già la seconda volta. Beffato da Tachtsidis alla vigilia della partita contro l'Inter, oggi dal brasiliano Marquinho in vista del Bologna. Colpa dei continui infortuni e della Nazionale. A San Siro è rimasto in panchina per un risentimento al polpaccio, salvo poi un paio di giorni dopo dichiarare dal ritiro della Bosnia: 'Il dolore è sparito, posso giocare'.

    Un'uscita, che secondo i famosi sussurri di Trigoria, non è piaciuta né ai dirigenti né a Zeman. Pjanic ha giocato dall'inizio sia venerdì in Liechtenstein, sia martedì contro la Lettonia, realizzando un gol. Esiste un precedente di tale atteggiamento datato lo scorso febbraio, quando Mira infortunato ha disputato regolarmente un'amichevole contro il Brasile, per poi balbettare con la Roma fino al termine della stagione. Salvo sorprese, quindi, resterà fuori domenica in campionato, ma oltre alle vicende sopra descritte ci sono anche aspetti tattici da sottolineare: la sua intesa con Totti è da migliorare e secondo i gusti dell'allenatore chiede troppo spesso la palla sui piedi, anziché ricercare la profondità. Zeman preferisce gli intermedi che attaccano lo spazio (come Florenzi e Marquinho) e s'inseriscono.

    Quali rimedi allora? Potrebbe essere testato sul centrodestra lontano dal capitano, che probabilmente per il suo modo di giocare gli pesta un po' i piedi, o addirittura in avanti come ricambio dei due esterni d'attacco, ma così rischia di diventare uno di troppo. Acquistato dal Lione per 12 milioni di euro, voluto da Luis Enrique per interpretare il suo gioco orizzontale, appare ora come un lusso in quella verticale di Zeman. Il Real Madrid è sul giocatore da un paio di anni. Fa impazzire Mourinho, ma la Roma ini estate ha bloccato tutte le offerte sul nascere. Oltre i galattici, si sono fatti avanti anche il Barcellona (ma guarda un po'...) e il Tottenham di Villas Boas, allenatore vicino ad essere ingaggiato dai giallorossi un anno fa. Il dg Baldini ha più volte detto 'no' a richieste intorno i 15 milioni di euro, ma le priorità a luglio potrebbero cambiare. Gli intermediari sono pronti ad un nuovo assalto.

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