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  • Roma, Sabatini fa il punto sul mercato: 'Osvaldo incedibile, ora un terzino'

    Roma, Sabatini fa il punto sul mercato: 'Osvaldo incedibile, ora un terzino'

    Il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, incontra i giornalisti a Trigoria prima della partenza per il ritiro di Riscone di Brunico. Ecco le dichiarazioni integrali del ds giallorosso:


    Un anno fa la Roma non aveva fissato obiettivi, e nemmeno nei mesi successivi. Oggi Walter Sabatini ha fissato degli obiettivi minimi per la Roma?
    "C'è un'abitudine della stampa legittima di fare preventivi e consuntivi. Noi in realtà, e credo di essere coerente con quello che ho detto l'anno scorso quando sono piombato qui dentro molto orgogliosamente, siamo dentro un percorso. Luis Enrique non ha fatto una classifica consona ai valori che esprimeva la squadra, non per colpa sua. E non siamo riusciti a centrare l'obiettivo. La Roma ha raggiunto vertici di gioco intriganti e importanti. Abbiamo finito il girone d'andata a 31 punti mi pare, sarebbe stata una proiezione di 62 sul girone di ritrono, quota che ci avrebbe portato ad acquisire la Champions League. Per noi l'anno scorso era una premessa di lavoro, poi abbiamo avuto una flessione di cui non abbiamo capito le ragioni, credo che non siamo riusciti a coagulare intorno alla squadra un'idea di noi stessi che fosse un'idea positiva. ma noi questo step l'avevamo messo in preventivo e stiamo ancora andando avanti. ma ci sentiamo dentro un percorso che era stato da me annunciato l'anno scorso. Il calcio presuppone impone tempi diversi, ma noi ci sentiamo ancora assolutamente dentro a quel percorso e Zeman ne fa parte, siamo in divenire. Voi invece fate un consuntivo: 'annata fallimentare'. La Roma è in divenire, in costruzione. Abbiamo affidato la squadra a un conduttore che riteniamo straordinario, e dico che non abbiamo preso perchè faccia lo scudo spaziale e ci difenda da tutto, lo abbiamo preso per una pura scelta tecnica. La sua idea di calciio coincide con quella he noi abbiamo sempre voluto. La nostra Roma dovrà essere una Roma che determina, che va in cerca dei risultati sempre. L'allenatore tra l'altro mi sta rigenerando, quando gli dico che sono preoccupato per la difesa lui mi risponde: "non ti preoccupare, noi attaccheremo". Faremo del nostro meglio sul mercato. L'obiettivo è di esser la Roma, voglio risultati, voglio vincere le partite, io sono come tutti voi. Vogliamo una Roma forte, che attacchi, che porti i nostri attaccanti a far 70 gol, vogliamo divertirci e vincere anche qualche partita".

    Zeman abbiamo appurato che non è uno scudo ma ha già raggiunto un obiettivo ossia riportare l'entusiasmo nell'ambiente. Ma il top player arriverà?

    "Questa definizione è una specie di neologismo calcistico? Il top player. Ma chi è il top player? Posso fare domande io? Il top player è una definizione giornalistica, tutti stanno cercando il top player, ma vi sollevo un dubbio, perchè l'anno scorso il Milan quando ha preso all'ultimo giorno di mercato, dolorosamente per me perchè ci avevo pensato, ha preso Nocerino, ha giocato da top player e non ha avuto un rendimento inferiore a Snejider, ma è stato definito un top player? No, è stato definito un reietto di una società, son cose del calcio, il Palermo non credeva più molto in lui e così hanno deciso di danno all'Inter. Era un top player quando è stato acquisito? Oggi potete assimilarlo tra i top player perchè ha dato una svolta al campionato del Milan. Dico che il top player è una definizione giornalistica, non c'è niente di polemico in ciò che dico, noi vogliamo prendere buoni calciatori, ottimi calciatori, e stiamo cercando di falro. Lo faremo e vi ricordo che la campagna acquisti è appena iniziata per noi e per le altre squadre. Faremo tutto querllo che dovremo fare in sintonia con Zeman, che ribadisco non farà da scudo alla Roma. Quando io leggo queste cose mi preoccupo molto per Zeman perchè gli si manca di rispetto, lui non è venuto fare a il tappabuchi, ma a fare l'allenatore della Roma ed è stata una scelta molto sofferta per la Roma, verso un alleantore che negli ultimi anni non ha goduto di grande fortuna, ma che ha fatto una grandissima impresa a Pescara. Vedere giocare il Pescara così e vincere, con voglia di attaccare e mettere sul piedistallo giocatori normali, salvo due o tre, questa cosa ci ha fatto scegliere Zeman ed è un'esclusiva scelta tecnica, non ci sono situazioni collaterali di cui abbiamo voluto fruire prendendo lui, anche se ammetto che Zeman ci sta molto aiutando con il suo carisma perchè la gente è motivata e si fida del suo operato. Ho risposto? Forse sono troppo logorroico stamattina. Volete risposte più secche? ma con le risposte secche mi portate a dire una cosa invece dell'altra, il calcio è una cosa complessa".

    Mi sembra di aver capito che lei intenda top player come giocatore utile alla Roma e non come grande giocatore?

    "Sì, ma io non apprezzo questa definizioine che è stata un conio del calcio che poi è stata assorbita dalla stampa e dagli addetti ai lavori, che dicono che stiamo cercando il top player. Ma io devo confutare questa cosa, perchè il top player magari è sulla carta, ma noi non abbiamo mai detto di voler andare su quel territorio, non sarebbe professionale parlare di top player che hanno fatto un anno di panchina. Noi cercheremo ottimi calciatori, buoni calciatori, è quello che ho sempre detto".

    Circa un mese fa Unicredit per bocca di Fiorentino un obiettivo l'ha fissato dicendo che la squadra deve compete e andare in Champions. Per questo di quanti rinforzi ha bisogno la squadra?

    "E' evidente che pensiamo tutti alla Champions, ma non posso dichiararlo come obiettivo. L'obiettivo è creare una squadra forte che vada in qualsiasi stadio e che vinca possibilmente, ma che sia una squadra. L'anno scorso, e tengo fuori l'allenatore che gode ancora di grande rispetto da parte nostra, a volte non ci è riuscito. Vorremmo evitare il precipizio, evitare di perdere come l'anno scorso a Lecce, vogliamo essere competitivi, l'allenatore ha bene in mente come affrontare le partite e con chi. A parte due giocatori che vorrei prendere senza dire niente a nessuno, ma per il resto lo faremo con Zeman".

    Facendo qualche nome, in questi giorni si parla di Castan, giocatore quasi della Roma...

    "Sì non è stato perfezionato ma è quasi un giocatore della Roma".

    Poi si parla di Bradley e Tachtsidis, può confermarli? Loro sono quegli ottimi giocatori di cui ha parlato o i tifosi possono aspettarsi altri giocatori più importanti?
    "Sì se lo possono aspettare un giocatore più roboante, non top player, perchè in questa categoria si fanno indagini giornalistiche e si fanno liste, questi sono ottimi calciatori. Cito ad esempio Castan, che ribadisco non è un'operazione definita e basterebbe poco per farla saltare, il calcio ci pone sempre di fronte all'incertezza finchè i documenti non sono firmati e depositati. Ma Castan, non dico che sarà il prossimo Thiago Silva, ma è un giocatore molto efficace, importante in un reparto, ma Castan stasera gioca la finale di coppa libertadores e io non mi permetto di dire a voi che siete esperti e guardate, io so di avere di fronte una platea che potrebbe mettermi in difficoltà, tutti voi sapete che la finale della coppa libertadores è un evento di portata sociale che mobilita milioni di persone, il Corinthians mi sembra sia la squadra più importante per intensità e tifosi, giocherà contro una delle squadre storiche in argentina, il boca juniors. Se io vi chiedessi com'è Piquè? Top player! è opinabile, sono contento che si dica che è opinabile, però viene pensato come un top player. Piquè ha giocato una finale di Champions League recentemente no? Perchè lui è un top player e Castan è una riserva per la Roma, quando la copa libertadores è una gara importantissima? Perchè chi gioca la finale di Champions League, avrei potuto dire altri nomi, è un top player e Castan, che per me non è un top player attenzione, che si è portato la croce del Corinthians fino alla fine è una discreta riserva della Roma? La Champions League legittima i giocatori e li rende grandi e li rende top player, Castan è un ottimo giocatore".

    Io personalmente non credo che sia una pallida riserva ma come lei dice non si può considerare ancora un top player, credo sia un buon giocatore ma credo che i dubbi della tifoseria non siano tanto sulle qualità tecniche di Castan, ma sulle possibilità economiche della Roma che deve virare su questi giocatori, quindi vorremmo sapere che possibilità economiche ci sono?
    "La Roma se si vuole creare una storia che abbia un seguito continuativo non può andare su queste operazioni. Tu sollevi il quesito ma hai già la risposta, Piquè non lo prenderai mai, se ti presenti con 100 milioni non lo prendi, ma neanche il Bayern o società con situazioni diverse dalla Roma potrebbero. La Roma sta ricostruendo la sua situazione economica finanziaria e amministrativa e deve farlo con i suoi mezzi. Io non voglio fare i conti in tasca, ma nel calcio in questo momento sta succedendo che le società che hanno la loro centennale attività stanno lavorando, la Roma non sarà la Rometta, noi facciamo fatica a pensare che gli interventi nel calcio internazionale siano continuativi nel tempo. Noi dobbiamo fare una politica seria, come tutte le altre società, ciò non vuol dire che saremo deboli, saremo forti. Io so che qualcuno mi dirà ‘perchè non abbiamo preso questo o quell'altro', non lo abbiamo fatto non per un problema di acquisizione del giocatore ma di gestione del giocatore. La Roma non ci può garantire e non glielo chiederemmo di portare a Roma gente con stipendi da 12 milioni di euro, non lo faremmo neanche per la gente di Roma. Poi vorrei parlare del tifo che mi mette in gradevolissima difficoltà, c'è tanta Roma dentro tutti voi e noi, adesso posso dirlo perchè ormai sto diventando tifoso della Roma".

    Bradley e Tachtsidis?

    "E' impronunciabile lo sbaglio anche io Tachtsidis, ce lo faremo dire da lui se lo prenderemo! Su Bradley c'è un lavoro ben avviato, ma chiarisco subito che non è un'operazione di marketing, perchè io parlando con tutti ho un controllo delle emozioni e capisco. Bradley mi permetto di dire che è un giocatore pragmatico, sicuro, sa giocare, sa voler vincere le partite e qualora l'operazione andasse in porto io ne sarei orgoglioso, qualora perchè non è conclusa. Tachtsidis, invece, devo ammettere è una richiesta dell'allenatore e io mi fido molto di lui, si sta stabilendo un'empatia veloce che non è determinata solo dal fumo, lui mi ha detto prendo quel ragazzo e lo trasformo in un campione, perchè ha tutte le caratteristiche, anche una piccola lentezza che lui ha deciso di trasformare in velocità. Tachtsidis vi segnalo è già abbastanza competitivo, De Rossi e Pjanic sono giocatori della Roma, ora permettetemi uno sfogo. Io ho avuto l'impressione durante l'anno che quelli che io considero giocatori fortissimi siano stati delegittimati. Ma che abbiamo giocatori scarsi? Pjanic è reietto? Lamela? Io l'ho sempre detto, se Lamela sarà una buca e non lo sarà, sarò stato tanto asino da dover lasciare la Roma. Lamela ha fatto tante partite e mi è dispiaciuto rilevare che nelle ultime cinque partite ha fatto tre eurogol, se andate a rivedere le immagini e vedere i gol a Lecce, Cesena e a Novara, dite chi chi è? E', Lamela, un giocatore nostro per il quale mi gioco la credibilità, ma Lamela è forte. Il vituperato Osvaldo è un giocatore forte, anzi fortissimo. Perchè siamo così depressi? Per la classifica? Ditemelo, non fate il borbottìo. Io quando vengo in sala stampa non faccio l'imbonitore, io sono il ds della Roma e anche il vostro visto che voi vi occupate di Roma".

    L'atteggiamento di Osvaldo ci ha lasciato un po' perplessi, non si mette in dubbio le qualità del giocatore...

    "La Roma Montessori si comporta così! Cerchiamo di sdrammatizzare. Vabbè ma a me che mi frega? Osvaldo è fortissimo, è un personaggio in cerca d'autore, è un ragazzo che ha una ricchezza interiore che gli fa fare una cosa per un'altra, ma è un grande calciatore ha tutti i requisiti, cerchiamo di volergli bene, cerchiamo di sopportarlo così. Del resto ci sono giocatori così bizzarri, vogliamo definirli così, ma quando i giocatori fanno gol, che vi frega? Poi ha dato una spintarella a Lamela, una bestemmiotta e che ci frega?".

    Sì ma la Roma lo ha punito...
    "E' un tentativo di educarlo, e voglio educarlo per tutta la vita. Allora vi dico una cosa, difenderò tutti i giocatori della Roma che possono essere difesi".

    Quando vi chiedevamo cosa mancasse alla Roma ci dicevate che cercavate professionalità ed esperienza, poi alcuni suoi colleghi manager hanno detto di puntare sui giovani di talento e prospettiva, sono cose conciliabili?
    "Sì, anche se a volte non succede ma non è che i giocatori giovani non possono avere esperienza, è un modo di affrontare le situazioni. Però porteremo giocatori anche calciatori esperti che possano garantire comportamenti nel campo all'altezza della situazione, potranno farlo anche i giovani però, anche loro potranno portare personalità".

    Osvaldo quindi è incedibile?

    "Sì, Osvaldo è incedibile".

    Il problema è stato anche come sono arrivate le sconfitte, una squadra con giocatori così forti arrivata a livelli bassi
    "L'anno scorso è successa una cosa, c'è stato un momento in cui la Roma era in grande crescita e stava realizzando un progetto, ora voi ridete, ma che non era dissimile da quello messo in campo dalla Spagna contro l'Italia, giocare un certo tipo di calcio, con giocatori diversi ed esiti non perfettamente sovrapponibili. La partita di Bologna è stata un'opera d'arte che la Roma ha realizzato con carisma e la voglia di fare qualcosa, nel mese di gennaio, non ripetendo quella situazione, abbiamo comunque vinto partite mettendo in campo quel tipo di gioco. Poi la Roma ha disperso quella che si stava consolidando come idea di noi stessi, è una responsabilità che assumo io e noi".

    Posso contribuire alla definizione di top player dicendo che sono giocatori già affermati e non su cui scommettere. Tornando al mercato Zeman ha detto attaccheremo ma la difesa l'anno scorso è stato un problema...
    "Ma io questo gliel'ho detto, gli ho detto che dobbiamo sistemarlo. Adesso è probabile l'acquisizione di Castan, che non è un top player ma stanotte giocherà la finale della libertadores, il Corinthians sta lottando per non perderlo. Non risolverà tutti i problemi, intanto recuperiamo Burdisso, che non ci risolverà i problemi ma l'anno scorso ricordiamoci che non c'era. Prenderemo un altro centrale. Abbiamo presto questo ragazzino Dodò, che esalta il mio senso estetico del calcio, che non è riferito ai riccioletti o ai pallonetti, ma a come gioca. Nel frattempo è rimasto il vituperato Josè Angel, ma intanto lui è qui, e non voglio scaricare sull'allenatore ma io devo ascoltarlo, e lui mi ha detto lascia qua sto giocatore che è un po' imbranato in certe situazioni però c'ha tutte le prerogative del giocatore importante. Non ha dimostrato di esserlo ma le prerogative, siccome l'allenatore mi ha chiesto questo, la coppia di terzini adesso sono Josè Angel e Dodò, poi vedremo che conclusioni trarrà l'allenatore. A destra stiamo prendendo un ragazzo, un calciatore forte, con caratteristiche diverse dagli altri correnti che ci sono, non sarà Van der Wiel, e vedremo come si comporterà. Abbiamo deciso di tenere Rosi ancora per un po' anche perchè su di lui c'è un punto di domanda dell'allenatore che lo vuole valutare. Poi se mi sopportate torno a settembre torno, e vi spiego".

    Ma qual è il nome alternativo a Rosi?
    "Se te lo dico non lo prendo più. Lo dico solo per dare indicazioni, stiamo facendo questo tipo di scelta. Dimmi tu un terzino italiano che prenderesti? Cassani? Ce l'ho avuto al Palermo io. Ogbonna? E' un piede sinistro e un difensore centrale".

    Con l'addio di Tancredi e di Lo Monaco, si è detto che nella Roma è iniziato un processo di ‘sbaldinizzazione', e che lei sta acquistando potere? Cosa vuole Zeman?
    "Vuole una squadra, ma te lo dico dopo. La ‘sbaldinizzazione' è davvero una cosa che posso anche capire che succeda, io non devo prendere il potere perchè ce l'ho già avuto dall'anno scorso, il calcio lo faccio io insieme a Franco in totale sintonia, lui ha grandissime qualità che io non ho, è più elegante e bello, ma sa fare il calcio, ogni tanto un battibecco ci viene fuori, ma io non devo acquisire potere, io sono direttore sportivo lui generale, lavoriamo bene insieme. Andiamo molto d'accordo e sono molto contento di lavorare con lui, è un uomo necessario alla Roma, e le cose che sono successe rispetto a certi collaboratori sono cose normali nel calcio, dove gli aggiustamenti ci sono ogni giorno. A volte con lui ho motivo di scontro ma senza scontro non succede niente. E' necessario alla Roma e resterà a lungo. Zeman mi ha chiesto di mettere in campo una Roma bella, efficace, che abbia soluzioni, di poter confermare ciò che lui è, insieme troveremo la soluzione per farlo".

    Due top player che sono Totti e De Rossi, hanno parlato di come fare il mercato, lei come risponde? E poi perchè Zeman non è stato preso l'anno scorso?

    "Allora lo sai che abbiamo i top player! Non sono tenuto a rispondergli al massimo li ricevo nel mio ufficio che è il bar dello sport e ci chiariamo. Loro sono i top player della Roma e devono condurre altri giocatori a diventarlo. L'orgoglio mio di direttore sportivo, mi permettete, la Roma i giocatori ce l'ha già. Io non posso pensare che Osvaldo sia un giocatore da abbattere perchè ha dato una spinta a Lamela, che Pjanic non sia un giocatore, se fosse così lo vendiamo subito. Io li voglio celebrare insieme a voi a Roma. Baldini osserva vigila, fa come faccio io, per capire la strada migliore dei giocatori, ma non c'è nessuna idea di disfarsi di Osvaldo. Zeman non è stato preso prima perchè non era nei nostri pensieri, l'anno scorso abbiamo fatto un'altra scelta, ossia importare a Roma un certo modo di fare calcio, è rimanto qualcosa ma ora Zeman giocherà un altro tipo di calcio, nessuno ha pensato a lui l'anno scorso, Zeman ha avuto il coraggio e la qualità di tirarsi fuori da una situazione di oblio, da un declino professionale, imponendo un gioco, una squadra e una classifica. Io lo ammiro in maniera viscerale".

    Baldini però ha detto che Zeman era stato contattato per il settore giovanile..
    "Certo, Zeman è sempre stato rispettato da noi, noi lo abbiamo contattato per il settore giovanile ma per fortuna ha rifiutato, per fortuna per lui che ha potuto ricostruire la sua storia potente, poi abbiamo pensato a Francesco Rocca".

    Sul terzino destro di cui parlava ci può dare un'anticipazione? E' italiano?
    "Non è italiano".

    Rosi e Josè Angel? Kjaer è una bocciatura di Zeman?
    "No, è una decisione che ho assunto io, che l'ho voluto portare a tutti i costi, ma non ho voluto rinunciare a lui perchè è un giocatore modesto, ma perchè ha dovuto sopportare una sfortuna cosmica, i suoi errori si sono trasformati in una tragedia per la Roma e questo creava un presupposto per lui. Altri errori hanno commesso i giocatori, ma i suoi non sarebbero stati un buon viatico, ho avuto paura per lui che poi il primo errore sarebbe diventato tombale quindi ho preferito rinunciare. Cotti? E' una scelta della società, abbiamo voluto cambiare qualcosa rispettando molto il professionista ma a volte si instaurano dinamiche non costruttive per il centro sportivo. Abbiamo preso questa decisione dolorosa come le altre".

    Da quando lei è in carica ha acquistato solo giocatori all'estero, a parte Borini, come mai?
    "Intanto avrai rilevato che Borini l'ho preso e gli altri no ed è italiano. Il panorama italiano non esprime una grande scelta per una questione di densità, i pochi giocatori che ci sono sono difficilmente raggiungibili. Ogbonna ha una valutazione incongrua secondo me, ho ritenuto di non fare un investimento per un giocatore che ha giocato solo in serie b, anche se rispetto molto Ogbonna e lo considero un grande giocatore. Con questo non rinunceremo, perchè siamo tra le poche società importanti che hanno preso un ragazzo che non andava neanche in panchina e mi pare che abbia fatto molto bene per la Roma, un '91 italiano".

    Abbiamo elogiato su tutti in fronti Zeman, c'è qualcosa che magari non condivide di Zeman o che la preoccupa?
    "Ci sono delle cose sulle quali certamente ci confronteremo e per le quali esprimerò la mia opinione, poi lui la metabolizzerà come crede, per adesso posso dire che Zeman mi tranquillizza molto, capisco che lui abbia la voglia di confrontarsi e che ha le sue idee che sono ancora avanguardistiche, ci confronteremo sulle cose che io non capirò senza la pretesa che lui modifichi le sue idee. Ma c'è grande empatia, sarà per una questione di tabagismo".
     


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