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  • Roma-San Paolo, scambio| Cicinho va via, ecco Miranda

    Roma-San Paolo, scambio| Cicinho va via, ecco Miranda

    Prima Simplicio, dopo Adriano, ora pausa di riflessione. Qualche giorno per tirare il fiato, poi la Roma passerà alla fase due del suo mercato. Cioè il riscatto di Nicolas Burdis­so dall’Inter (cosa che Claudio Ranieri conside­ra assolutamente prioritaria), l’arrivo almeno di un paio di esterni, un centrale difensivo, for­se un portiere e tutta una serie di cessioni con l’obiettivo di non salutare giocatori di primo li­vello (De Rossi, Vucinic e Mexes). Per com­pletare la strategia romanista, strategia che de­ve fare i conti con un budget che quello che è, sarà fonda­mentale incassare un po’ di cash o fare scambi giusti con i giocatori che sono destinati a lasciare Trigoria. Tra questi, Cicinho. L’IDEA - Sì, Cicinho che, per chi se lo fosse dimenticato, è tuttora un giocatore della Ro­ma con un contratto a oltre due milioni netti l’anno per altre due stagioni. E’ in prestito sino al prossimo agosto al San Paolo, poi dovrebbe tornare alla Roma. Dovrebbe, però. Perché Ci­cinho ha già fatto sapere di voler rimanere a ca­sa sua, pur consapevole che per veder realizza­ta la sua scelta di sicuro dovrà rinunciare a un buona quantità dei quattro milioni e mezzo net­ti garantiti dal biennale che ha in corso con la Roma. MIRANDA - La Roma, peraltro, non ha nessu­na intenzione di regalare il cartellino, un mini­mo lo vuole monetizzare e l’unica possibilità per farlo è mettere in piedi uno scambio con un giocatore. Qualche segnale, in questo senso, da San Paolo è già arrivato. Segna­le che si traduce con due nomi proposti per cominciare una possibile trattativa. Sono en­trambi due centrali centrali di­fensivi: Miranda e Xandao. Il primo è giocatore già conosciu­to, ha 26 anni, in passato è sta­to accostato a diverse squadre italiane (nel gennaio scorso al­la Lazio per esempio), nel giro della Seleçao (ma non farà par­te del Brasile che si giocherà il Mondiale in Sudafrica), ha un costo del cartel­lino decisamente superiore al secondo.

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