Roma, sforato un paletto del Fair Play Finanziario. La risposta UFFICIALE

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18.45 - La Roma, tramite un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito, ha reso nota la relazione finanziaria annuale: "Nel rispetto di quanto previsto nell’Accordo Uefa, il regime transattivo sarà applicato anche per la stagione 2017/18 e prevede l’impegno a raggiungere il Pareggio di Bilancio per il periodo di monitoraggio costituito dagli esercizi 2014/15, 2015/16 e 2016/17. A tale riguardo, si segnala che il Risultato economico conseguito al 30 giugno 2017, unitamente ai Risultati dei due precedenti esercizi, si presenterà, per questo solo parametro, oltre la soglia prevista dall’Accordo transattivo. Pertanto, la Società sarà presumibilmente soggetta all’invio all’UEFA di maggiori informazioni economico-finanziarie e, successivamente, il CFCB potrà richiedere eventuali chiarimenti per le valutazioni del caso. Non essendo predeterminata una automatica applicazione di una sanzione a fronte di questo tipo di violazione, e a maggior ragione quale tipo di sanzione, non è oggi prevedibile quale decisione potrà essere assunta dal CFCB alla conclusione degli eventuali approfondimenti sopra descritti".17.50 - La Roma ha sforato uno dei paletti imposti dal Fair Play Finanziario della Uefa. Come si legge sul quotidiano Il Tempo, il bilancio approvato al 30 giugno 2017 presenta un rosso di poco più di 42 milioni di euro, dal quale bisogna sottrarre i costi che la Uefa considera virtuosi: sono quelli legati al settore giovanile, alle infrastrutture e alle tasse. Nonostante queste detrazioni, la Roma non ha raggiunto di pochissimo il break even point imposto dalla Uefa, per uno scarto di poco meno di 5 milioni. Una beffa per la società giallorossa, a cui non sono bastati i 95 milioni di plusvalenze realizzate. Sarebbe bastato cedere Manolas e non Rudiger per centrare l'obiettivo.
SANZIONI IN VISTA? - La Roma dovrà quindi inviare i suoi conti alla Uefa, anche se all'orizzonte non dovrebbero esserci sanzioni, con l'organo presieduto da Ceferin che valuterà positivamente gli sforzi fatti dai giallorossi.
Però io parlavo di Campionato, non di Coppa Italia. Su Chivu, basta ricordare che Moratti trattò direttamente con i Becali (cosa assolutamente fuori dal regolamento), tant'è che la Roma non riuscì a vendere il giocatore né al Real Madrid, né al Barcellona, che pure avevano offerto molto più dell'Inter. Con Amantino Mancini cominciarono i nerazzurri a far pressione sul giocatore, per convincerlo a non rinnovare con la Roma, tipo un anno prima della scadenza contrattuale (altra cosa assolutamente proibita). In pratica: diciamo che in quel triennio ve ne fregaste altamente di qualsiasi regola, di qualsiasi forma o di qualsiasi giustizia. Volevate recuperare tutto il credito accumulato con la classe arbitrale, e così diventaste la nuova Juventus. E' quello il passaggio che ha "sporcato" la vostra reputazione e che vi ha trasformato, agli occhi degli italiani, da squadra "perdente, simpatica e pazza", a semplice brutta, bruttissima copia della Juve.
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