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  • VIDEO Roma, Spalletti: 'Perotti out, non è detto che giochi Dzeko. Crediamo ancora nel secondo posto. Sul mercato...'

    VIDEO Roma, Spalletti: 'Perotti out, non è detto che giochi Dzeko. Crediamo ancora nel secondo posto. Sul mercato...'

    Luciano Spalletti, intende giocarsi il secondo posto col Napoli fino alla fine. Il tecnico della Roma ha parlato in conferenza stampa in vista dell’ultima giornata di campionato: “Noi abbiamo il dovere di provarci, perché ancora non c'è la matematica. Dobbiamo mantenere quella solidità mentale di cui si è parlato sempre, anche quando le cose potrebbero far credere che i giochi sono fatti. Sono convinto che i nostri giocatori anche domani faranno il loro dovere. È stato grandioso lavorare con loro, fin da subito mi hanno fatto vedere che volevano fare qualcosa di diverso. E siccome me l'hanno fatto vedere loro, mi aspetto che lo facciano fino in fondo e ne sono sicuro. Il punto sugli infortuni? Keita ha un dolore alla caviglia sinistra, non recupera. Vainqueur alla coscia destra, non recupera. Perotti all’adduttore destro, non sarà della gara. Spazio a Dzeko? Non essendoci Perotti ci sono 3-4 calciatori che hanno fatto vedere il loro contributo. Si sceglie uno di questi 3-4, soprattutto perché la squadra viene fatta secondo quanto espresso nella stagione". 

    OCCHIO AL MILAN - Segue un invito ai giornalisti presenti a Trigoria: "Spargiamo i numeri per i vostri giornali! Non li avevo mai sentiti dire. Senza ordine, ma spargiamoli. Sono numeri che questi calciatori meritano. Hanno fatto qualcosa di grandioso. E sono convinto che questa squadra abbia potenzialità importanti. Noi abbiamo lavorato nel modo giusto, sto tentando di ricordarmi la domanda (ride, ndr). Se vale più del 3° posto non lo so, bisogna essere realisti. Si arriva terzi, ma abbiamo fatto il massimo per arrivare alla massima posizione possibile, non c'è da chiedere di più se questa fosse la classifica anche a fine partita la dobbiamo accettare mantenendo dei pensieri corretti nei confronti di questi calciatori, perché non c'è da citare i due punti persi col Bologna per evidenziare quanto hanno fatto. C'è da evidenziare invece quanti punti hanno preso a squadre come l'Inter, come il Sassuolo e come altre grandi squadre, come il Napoli. Sono stati bravi, grandiosi. Milan? Arrivando in fondo a questa stagione da dimenticare loro devono riuscire ad avere il colpo di coda e prepararsi bene per quella partita e la posizione che hanno in classifica, visto che rischiano di non entrare nelle coppe. Se non ci faremo trovare pronti, se non riusciremo a mettere in campo le qualità, un po' per il lavoro di Brocchi, un po' perché avranno davanti la realtà di quello che può essere la conseguenza di queste due partite, sarà una partita tosta".

    MERCATO - Riguardo ai discorsi sulla prossima stagione, Spalletti preferisce rinviare tutto a dopo la sfida di San Siro: "Se sarà l'ultima di Digne e Szczesny? Questo discorso va messo nel discorso generale, per noi è troppo importante la gara di domani. Per una ricerca di continuità di crescita che abbiamo fatto evidenziare in questo girone di ritorno, una ricerca costante di professionalità. Fino a dopo questa partita non vado a parlare delle situazioni del prossimo campionato, perché le loro attenzioni devono essere rivolte in questa partita. Non devo mettere turbative, attenuanti e posizioni davanti al risultato della gara. Noi oggi ragioniamo nel modo corretto e parliamo di quello che sarà domani fino a domani sera. Compreso il ritorno, perché si ritorna tutti a Roma, non si rimane fuori a Milano. I discorsi sull'anno prossimo vengono fatti da lunedì. Se vengo convocato per una conferenza stampa martedì o mercoledì si parla dell'anno prossimo. Sampaoli a Roma? Non lo conosco, ho sentito parlare di lui, se ne parlano grossi club avrà qualità per insegnarci qualcosa come hanno fatto tutti gli allenatori che sono venuti qui. E noi lo guarderemo con attenzione, siamo contenti di imparare. Terzo posto? Giocare il preliminare dà un vantaggio: si giocano subito partite vere e si ha quindi un termometro della situazione. Le tournée estive all'estero? I viaggi fanno spendere energie ai giocatori. Ma far conoscere nel mondo un grande club come il nostro è doveroso".
     

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