Calciomercato.com

  • Roma-Udinese, per Sabatini è mercato

    Roma-Udinese, per Sabatini è mercato

    • Valerio Nasetti

    Benatia, Danilo, Armero e Basta. A prima vista sono semplicemente quattro elementi della difesa dell'Udinese, ma riflettendoci su, e pensando alla partita di domenica prossima, ci si ricorda che sono stati (e sono) anche degli obiettivi di mercato della Roma. Se a questi nomi aggiungiamo quello di Muriel e quello ormai sfumato di Handanovic, scopriamo quanto la dirigenza giallorossa sia attratta dalla rosa dei friulani. Un sentimento, però, che non ha mai portato a trattative concluse felicemente. Con il club bianconero infatti è difficile trattare, è bravo a valorizzare i suoi giocatori e a venderli bene.

    In estate la Roma si avvicinò particolarmente a Danilo. Il procuratore del difensore brasiliano, Rivelino, infatti è lo stesso di Marquinho e nella scorsa primavera aveva utilizzato parole di apertura per un trasferimento in giallorosso del difensore. Come detto in precedenza, il problema sono i soldi. Il cartellino del brasiliano era valutato 8 milioni, ma con 6,5 Sabatini è riuscito a portare a Trigoria Castan e Marquinhos. Discorsi simili anche per gli altri giocatori. Benatia era l'uomo per la fascia. Cinque milioni e mezzo, è arrivato Piris per quattro in meno. Per Basta il discorso è sempre stato molto chiuso; il giocatore in uscita dell'Udinese in quella zona del campo era Armero, conteso anche dal Napoli. Si parlava di un'operazione vicina ai 10 milioni. Alla fine il colombiano è rimasto e alla Roma è arrivato Balzaretti a cinque.

    Muriel è un capriccio del ds Sabatini, da quando lo scorso aprile mise a segno una doppietta ai giallorossi con la maglia del Lecce, ma i 15 milioni richiesti sono stati un ostacolo proibitivo. Per la metà è arrivato Destro. In prestito. Come al suo solito domenica sera il direttore sportivo seguirà la partita dall'alto, dall'ultima fila della tribuna stampa. Di sicuro, mai come domenica osserverà quanto la Roma, quanto la squadra avveraria. Per poi magari tentare un altro affondo il prossimo giugno, la concorrenza è da brividi. Ma non si sa mai. Sappiamo quanto Sabatini sia orgoglioso. Fosse che fosse la volta buona.

    Altre Notizie