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  • Big in partenza e rifondazione completa: Roma, è l'anno zero

    Big in partenza e rifondazione completa: Roma, è l'anno zero

    • Stefania Accosa
    La Roma potrebbe essere considerata l’Arsenal della Serie A, stesse buone intenzioni ma risultati insoddisfacenti. I giallorossi anche quest’anno si apprestano a chiudere una stagione in maniera deludente: qualificazione in Champions sfumata contro il Porto, Europa League buttata via contro il Lione, semifinale di Coppa Italia persa contro la Lazio, e il secondo posto in classifica che non sembra più scontato. A questo punto la società del presidente Pallotta potrebbe seguire due strade, estremamente diverse, per dare una svolta alla propria storia e soprattutto per aspirare alla vittoria e a risultati importanti in tutte le competizioni. Da un lato c'è la rifondazione, dall'altro la conferma dei propri big.

    FORZA SOCIETARIA – Se vuole crescere e imporsi nel panorama calcistico europeo, la Roma deve cambiare mentalità. Non solo in campo, altresì ai vertici. Una grande squadra non lascia partire i pilastri della propria squadra, a meno che non abbia alternative di pari livello. Ci sono alcuni giocatori per ogni reparto attorno cui costruire la rosa titolare. Tra questi Radja Nainggolan, Kevin Strootman, Kostas Manolas, Mohamed Salah e Wojciech Szczesny. Trattenerli è fondamentale, ma non per la dirigenza. 

    IN PARTENZA - Ci sono infatti notizie poco rassicuranti per i tifosi giallorossi. Strootman ha il contratto in scadenza nel 2018, ma al momento non ci sono novità in merito ad un possibile prolungamento. Stessa situazione d’incertezza per il portiere polacco, in prestito dall’Arsenal e il cui contratto scade quest’estate. Anche il rinnovo del simbolo Daniele De Rossi è in stallo. Manolas è in partenza, e la destinazione potrebbe essere l’Inter. Infine, lo stesso Nainggolan, seguito da numerosi top club e da sempre ritenuto incedibile e legato indissolubilmente alla maglia della Roma, potrebbe davvero lasciare la Capitale quest’anno, in cerca di una squadra dove arricchire il proprio palmares. Lo stesso Edin Dzeko ha disputato una stagione favolosa, che difficilmente (vista l’assenza di margini di miglioramento) replicherà l’anno prossimo, e potrebbe partire di fronte a offerte interessanti. Quali sono i piani della società? È davvero disposta ad accettare e sostenere l’addio di così tanti giocatori di grande livello? 

    ANNO ZERO – La Roma sembra non avere le idee chiare, e ad esclusione dello stadio, non esiste un progetto credibile. Se l’obiettivo per la prossima stagione è quello di conquistare lo scudetto, i giallorossi hanno il dovere di costruire una rosa competitiva, e creare una panchina composta da seconde linee di rilievo che attualmente non possiede. Privarsi di giocatori-cardine, sembra però essere la strada che percorrerà la dirigenza. L’addio lo scorso anno di Pjanic lo ha dimostrato, ma è stato solo il preludio all’esodo al quale si assisterà la prossima estate, favorito dall'assenza di risultati. Questo potrebbe quindi essere l’anno zero, l’anno della rifondazione completa, tra entrate e uscite da saper gestire. Le cessioni altamente probabili di Manolas e Nainggolan permetterebbero l’ingresso nelle casse della Roma di una cifra vicina ai 90 milioni di euro. Il problema sorge sul come andranno investiti i soldi. Ci sono realmente dei degni sostituti sul mercato e al contempo alla portata dei giallorossi? 

    IN ENTRATA – Tanti sono i nomi accostati alla Roma, tra questi sta prendendo piede quello di Jesus Navas, il quale da giugno si ritroverà svincolato non avendo rinnovato con il Manchester City. Si tratterebbe di un’occasione a parametro zero, ma non è un giocatore su cui fondare il rinnovamento della rosa. Un altro giocatore seguito è il tedesco Badstuber, in prestito allo Schalke dal Bayern. A centrocampo i giallorossi hanno ormai chiuso per Franck Kessie dell’Atalanta e per l’ufficialità è solo questione di tempo. Il giovane classe 1996 sarebbe il sostituto del belga Nainggolan. Le operazioni di mercato saranno condizionate anche dal bilancio giallorosso, con la Roma obbligata a contenere il disavanzo, pari a 53,3 milioni dopo i primi sei mesi di esercizio. Ciò significa che almeno una cessione eccellente si verificherà in estate. 

    Lo scenario che sta venendo a crearsi non sembra positivo per il futuro giallorosso, con giocatori importanti che lasceranno il club, unitamente ai cosiddetti rimpiazzi che non sembrano convincere del tutto. Ripartire da zero è sempre difficile, e ricostruire dalle basi una squadra può rivelarsi un'arma a doppio taglio
     

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