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  • Romamania:| È il mercato, bellezza...

    Romamania:| È il mercato, bellezza...

    I tifosi di calcio, si sa, sono umorali. Quelli della Roma, però, lo sono ancora di più. Per capirlo, occorre accendere una radio a caso ed ascoltare il polso della piazza: ad esempio riguardo De Rossi, Vucinic, Menez, e udite udite... Francesco Totti. Poi confrontare queste opinioni con quelle di pochi mesi fa. Cominciamo dal capitano. Ha vissuto gli ultimi mesi del 2010 in maniera a dir poco travagliata. Un estraneo a Trigoria. Non si divertiva più, per sua stessa ammissione. Addirittura per un attimo ha pensato di rompere la sua storia d'amore, per accasarsi negli Stati Uniti. Gli stessi tifosi giallorossi, all'epoca - appare paradossale -, non si sarebbero strappati i capelli per la sua cessione: anzi in molti auspicavano il suo addio, adducendo alle loro perplessità il contratto milionario siglato dal numero 10 fino al 2014. La storia poi è nota. 'The king of Rome is not dead' ed oggi, per tutti come per Sabatini, il capitano è tornato ad essere come 'la luce sui tetti'.

    Dal presente al futuro. Daniele De Rossi. Da settembre a maggio è stato un continuo massacro. Molti tifosi, se fossero stati dirigenti, l'avrebbero svenduto al primo offerente. Criticato per le gomitate. Prima a Donetsk, poi a Bari. Altri, per lo stesso motivo, gli hanno dedicato una giornata a suo onore a Trigoria. Da un eccesso all'altro. Tuttavia, terminato il campionato si è scordato tutto. L'arrivo di Luis Enrique ha scosso la piazza, sicura di un pronto rilancio del centrocampista di Ostia. Il Real Madrid che stia alla larga. 'De Rossi non si tocca'. E che dire infine di Vucinic e Menez. Qui in realtà i supporters si sono sempre divisi. Il teorema è semplice: dopo ogni singola buona prestazione, si facevano sentire i pro, e dopo un errore i contro. Nelle ultime settimane di campionato, però, erano diventati quasi tutti concordi su una loro cessione. Almeno fino a quando, in maniera concreta, la società stessa ha iniziato a pensare ad una loro dipartita.

    Molta gente è ripiombata nel baratro: 'Ma siamo sicuri che Bojan sia più forte di Vucinic? Che Lamela sia più bravo di Menez? Se altre squadre sarebbero disposte a spendere 20 milioni per loro, vuol dire che forse non sono così scarsi'. Dopo anni di alti e bassi, però, il centro del discorso non dovrebbe più risiedere nella qualità potenziale dei vari campioni (o presunti tali), ma in quella attuata sul campo. Vucinic nella sua miglior stagione alla Roma ha realizzato 14 gol, gli stessi di Totti nella sua peggiore (da dieci anni a questa parte). In media una rete ogni tre partite. Menez, addirittura in 84 presenze, ha siglato la miseria di sette centri. Non è da escludere che i due in un'altra piazza possano finalmente sfondare e trovare una continuità di rendimento (io personalmente me lo auguro), ma ormai è acclarato che il loro tempo a Roma sia da considerarsi concluso. D'altra parte è il mercato, ragazzi miei, e nessuno di noi può farci niente.

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