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  • Romamania:| Mexes, mica Rugantino

    Romamania:| Mexes, mica Rugantino

    'La barca nun cammina senza vento, la tela nun se tesse senza trama. Chi fabbrica e nun fa bon fondamento, la casa casca e lui co' chi ariclama... Così so io c'ho fabbricato ar vento, perché ho voluto bene a chi nun m'ama, io te saluto... vattene co' Dio. Tu per il fatto tuo, io per il mio...'. E' la prima strofa di Tirolallero, canzone romana interpretata da Aldo Donati ne il Rugantino. Rugantino a Roma non è soltanto Enrico Montesano, Nino Manfredi ed Enrico Brignano, anzi. Ultimamente è stato soprattutto Philippe Mexes, soprannominato così dai propri tifosi. E queste parole sembrano uscire proprio dalle sue labbra:

    'La barca non cammina senza vento...', come a dire: 'Io non posso giocare per la Roma senza contratto, se mi volevate davvero, ci avreste pensato prima. Adesso vi saluto, voi per la vostra strada, io per... il Milan'. Mexes al primo giorno di riabilitazione a Villa Stuart ha voluto dire la verità congedando i propri tifosi. Quasi una liberazione, dopo mesi di tentennamento pubblico. Un negare ad oltranza, tuttavia, che non fa onore al difensore dopo tutto l'amore ricevuto in questi anni dal pubblico giallorosso. Quando loro hanno chiesto la verità, lui non ha saputo dirla, proprio come il Rugantino di Garinei e Giovannini. Arrogante (in senso sportivo) con gli avversari in campo, ma vigliacco con la gente.

    Al di là di questa critica, comunque, non c'è dubbio che la sua vicenda sia stata condotta in maniera superficiale soprattutto dalla società. Una dirigenza che si rispetti avrebbe preso la propria decisione già prima della fine della stagione scorsa. La questione era semplice: o rinnovo o cessione, in modo da incassare quattrini. Invece il problema è sempre stato rimandato dalla Sensi fino al 26 luglio. Quando è diventato di Unicredit. Gli emissari della banca a dicembre hanno tentato il tutto per tutto, ma appena si sono avvicinati al calciatore, questi già forte della proposta del Milan ha sparato alto: 6 milioni. Ormai era troppo tardi. Perché Mexes, in fin dei conti, non può essere né 'Rugantino', né 'Er mejo figo der bigonzo', ma più semplicemente un calciatore. Professionista.

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