Romamania: consegnarsi non vale
Non si discute la sconfitta. Il Barcellona appartiene ad un'altra categoria, di quelle squadre che ti lasciano a bocca quando le vedi giocare e ti lasciano in bocca quel retrogusto amarognolo del "perché proprio io". Ci sta perdere al Camp Nou, difficile chiedere altro a Florenzi e compagni, viste anche le assenze di Gervinho, Salah e con De Rossi in panchina. Non ci sta perdere 6-1, manifestando i soliti limiti di organizzazione di squadra e soprattutto caratteriali.
Garcia dovrà necessariamente registrare una difesa che fa acqua da tutte le parti, non tanto per la qualità dei singoli (anche se ieri Maicon su Neymar ha potuto veramente poco), quanto per l'organizzazione complessiva.
Ma quello che spaventa di più sono i limiti caratteriali di questa squadra. Ieri non c'è stato nessun segno di lotta, la Roma si è consegnata.
E' scesa in campo già convinta della sconfitta, come hanno dimostrato anche le dichiarazioni post partita dei protagonisti, e non è riuscita a mettere un freno al fiume in piena blaugrana. Contro il Barça al Camp Nou hanno giocato anche il Bayer ed il BATE, nemmeno sommati insieme i gol subiti da queste due squadre raggiungono lo score di ieri subito dalla squadra romanista.
Queste debacle, a cui la Roma sembra particolarmente affezionata, non fanno bene. Le ripercussioni non saranno certamente quelle dello scorso anno dopo il 7-1 casalingo contro il Bayern che ha condizionato tutto il prosieguo della stagione, ma rimane il fatto che i sei gol al passivo di ieri sera certificano il momento di una squadra ancora lontana dalla piena maturità. Ci sono sconfitte e sconfitte. Quella di ieri sera è stata della peggior specie.
