Calciomercato.com

  • Romamania: Juve molto piccola, Dzeko la grazia. Ma che giocatore!

    Romamania: Juve molto piccola, Dzeko la grazia. Ma che giocatore!

    • Paolo Franci
    L'ho scritto e lo ripeto: quando in squadra hai un Gigante, nella fattispecie portoghese che fa rima con 'aldo' allora anche tu sembrerai un po' meno piccolo. E, siamo sinceri, la Juve che avrebbe dovuto perdere con la Roma, nella notte dell'Olimpico è stata davvero molto piccola.

    Poi è arrivato il Gigante che s'è arrampicato lassù, c'è rimasto un bel po' e l'ha schiaffata dentro. Nella più preistorica e ritrita letteratura sportiva, il 2 a 2 di domenica sera è “il classico pareggio che lascia l'amaro in bocca”. Altro che amaro, fiele puro. Perché una Juve così in balia della Roma per lunghi tratti della gara la si vede raramente. E aldilà dei limiti di Pirlo e della sua Juventus- presto per giudicare, ma certo che ne ha di problemini da risolvere – ho visto una gran bella Roma. Tosta, decisa, ben messa in campo con quei tre ragazzi là dietro che non possono che crescere. Poi succede che, Dzeko, l'uomo che Pirlo avrebbe tanto voluto e decisivo nella costruzione del vantaggio, si sia mangiato due match point pazzeschi, il primo soprattutto a porta vuota. Per non parlare del secondo con la Juve già in dieci. Sarebbe finita lì probabilmente ma no, niente. E così è arrivato il Gigante ed è come se la Roma si fosse sgonfiata, forse spaventata all'idea di prenderle in superiorità numerica, o ancora non così piena di certezze dal poter fare spallucce rispetto alle occasioni sprecati e all'aver subito un gol in quelle condizioni di vantaggio.

    Mai nella vita butterò la croce addosso a Dzeko dopo una partita così. S'è vista la Roma di Verona senza di lui. S'è vista la Roma con lui in campo, aldilà di quegli errori tremendi. Eppoi, spendiamo due parole per Fonseca che in tanti vorrebbero a casa per accogliere trionfalmente Allegri. Nessun tono trionfalistico per carità, perché di alti e bassi ne abbiamo visti in passato, però la Roma vista ieri è una bella squadra che dà l'idea di sapere cosa fare, quando farlo e come farlo. Senza esagerare ovviamente e aspettando nuove prove, anche perché chi lo dice che la Roma non sia quella triste di Verona? Nell'attesa e aldilà di quel cambio non felicissimo Peres-Santon (capita), ancora una volta Fonseca ha reagito bene a voci e chiacchiere, così come accadde nel torrido finale della scorsa stagione dopo l'avvio per niente felice. Questo non significa che Allegri non rappresenti una suggestione bella e sulla quale fantasticare, ma nel frattempo vediamo come se la cava l'allenatore della Roma. Quello vero, non quello nei desideri e nelle fantasie di chi da troppo tempo aspetta una grande Roma.

    Altre Notizie