La Roma riparte da Kjaer. Non soltanto nelle prossime e ultime dodici partite del campionato, ma anche nel futuro. Luis Enrique lo giudica il miglior difensore a disposizione: una convinzione che ha maturato osservando le potenzialità del danese negli allenamenti, condita da un pizzico di strategia psicologica nei confronti di un ragazzo giudicato non pronto a Bergamo e che ora per varie contingenze si ritrova ad essere un titolare certo.

Kjaer è costretto dalla prossima partita ad essere all'altezza; a partire proprio da Palermo, terra dove ha vissuto il punto più alto della sua giovane carriera. Nella Roma delle mille sfaccettature c'è anche questo. In una sola stagione abbiamo osservato e giudicato Perrotta terzino, Burdisso in panchina nel derby d'andata, Cicinho titolare a Firenze, Osvaldo e De Rossi esclusi per motivi disciplinari e infine giocatori 'non pronti' trasformarsi nei migliori in assoluto. 

Infine, rifletto su quest'ultimo dato: Burdisso è attualmente infortunato, Juan e Heinze probabilmente saluteranno 'traumatizzati' più per fatti relativi alla cronaca che al campo. Effettivamente rimane soltanto lui... 'er biondo'.