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  • Romamania:| L'esempio di Nico e Dodò

    Romamania:| L'esempio di Nico e Dodò

    L'importanza di arrivare prima, per diventare un giorno primi. Si cambiano le abitudini a Trigoria, ed era ora. Negli ultimi cinque anni siamo stati abituati a confrontarci con una dirigenza senza portafogli, pronta ad acquistare giocatori a parametro zero dopo Ferragosto, oppure 'scommettendo' su ex calciatori, fiera di dimostrare chissà che cosa. La Roma oggi prova a guardare oltre il proprio orizzonte: non si può navigare a vista per sempre. Siamo appena a marzo e i contatti di Sabatini con gli addetti ai lavori sono continui. 

    Il primo obiettivo è rafforzare le fasce. E' stato bloccato Dodò, sono sotto osservazione altri ragazzi. Giocatori sotto i 20 anni, operazioni alla Loic Nego ed alla Nico Lopez, tanto per intenderci: inizieranno ad ambientarsi dalla Primavera per preparare il salto in prima squadra. Una delle novità portate dalla 'nuova' Roma in Italia è proprio questa: il settore giovanile inteso come serbatoio e non come allegato, distaccato dal calcio dei grandi. La campagna rafforzamenti parte da lì, i campioni si dovranno crescere con le proprie forze. Investire nelle proprie strutture, per risparmiare il più possibile su cartellini e prestiti.

    Se è utopia o operazione fattibile, lo inizieremo a scoprire dal prossimo settembre. A Barcellona ci sono riusciti, occorre avere a disposizione gli uomini giusti. Infine, è doveroso da parte mia un in bocca al lupo ai ragazzi di Alberto De Rossi impegnati stasera nella finale di Coppa Italia Primavera contro la Juventus. Giocheranno all'Olimpico, nello stadio dei grandi. Per molti sarà la prima volta. Per Viviani e Piscitella addirittura la terza: meriterebbero di alzare una Coppa, tanto per scoprire l'effetto che fa. Con l'augurio di non doversi stancare mai.

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